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Ozempic mania: 31enne finisce in ospedale dopo essersi iniettata una dose contraffatta

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Padova, una 31enne è finita in coma rischiando di morire dopo essersi iniettata una fiala di Ozempic comprata online. All’interno della “pennetta” non c’era il farmaco brucia grassi, ma insulina

Ozempic

Ozempic mania: 31enne finisce in ospedale dopo essersi iniettata una dose contraffatta

Padova, una 31enne è finita in coma rischiando di morire dopo essersi iniettata una fiala di Ozempic comprata online. All’interno della “pennetta” non c’era il farmaco brucia grassi, ma insulina

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Ozempic mania: 31enne finisce in ospedale dopo essersi iniettata una dose contraffatta

Padova, una 31enne è finita in coma rischiando di morire dopo essersi iniettata una fiala di Ozempic comprata online. All’interno della “pennetta” non c’era il farmaco brucia grassi, ma insulina

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Padova, una 31enne è finita in coma rischiando di morire dopo essersi iniettata una fiala di Ozempic comprata online. All’interno della “pennetta” non c’era il farmaco brucia grassi, ma insulina: “Per fortuna non era a casa da sola, altrimenti sarebbe potuta morire”, ha detto Daniele Mengato, dirigente dell’Unità di Farmacia in Azienda ospedaliera a Padova. La giovane ha perso i sensi pochi minuti dopo l’assunzione. La diagnosi è di coma ipoglicemico: l’insulina iniettata nel corpo di una persona sana abbassa il livello di zucchero nel sangue mandando il cervello in blackout.

L’Ozempic è un farmaco “anti-fame” nato per curare il diabete di tipo 2 e trattare l’obesità e la donna, non avendo né l’uno né l’altro, si è ritrovata a dover acquistare la sua dose online, tramite canali non controllati.

Dopo che alcuni studi nel 2021 ne hanno evidenziato l’effetto “dimagrante” dovuto al semaglutide, il suo principio attivo, questo farmaco ha assunto un ruolo sempre più centrale nella “perdita di peso”. Le celebrità d’oltreoceano sono complici del successo di questa “moda”. Da Opra a Musk, sono in molti ad aver condiviso gli strabilianti effetti dell’antagonista del recettore GLP-1 sui loro profili social. Ecco che finalmente, per avere un corpo da sogno non servono più allenamenti estenuanti e sacrifici a tavola, ma basta una puntura. Questa narrazione ha trasformato il principio attivo in un elisir dimagrante che in breve tempo ha riempito anche gli scaffali delle farmacie europee.

Così, la semaglutide mania nell’ultimo anno ha investito la penisola. Sono sempre di più gli italiani che si pungono per ottenere un corpo perfetto: nel 2024 le vendite dei farmaci con il principio attivo sono quasi raddoppiate, registrando un incremento pari al 78,8%. Il rapporto Aifa quantifica tra le 300 e le 400 mila scatole acquistate dai privati per un ammontare pari a 55,3 milioni di euro. Dopotutto, il SSN non rimborsa chi lo acquista a tale scopo che, anche se provvisto di ricetta, deve spendere tra i 300 e i 400 euro a trattamento.

Di media un trattamento dura un mese e per ottenere i risultati sperati va ripetuto a cicli di 6-18 mesi richiedendo un investimento economico importante. Inoltre ottenere la prescrizione medica non è affatto semplice. Il medico potrebbe sì prescriverlo anche a persone sane, ma “in scienza e coscienza” illustrandone bene tutti i rischi e le controindicazioni. Infatti, l’uso sconsiderato del principio attivo può causare – tra le altre cose – l’infiammazione del pancreas, problemi renali e danni alla vista.

Come prevedibile, tutti questi fattori hanno spalancato le porte al mercato nero del web dove non serve alcuna ricetta e si riesce pure a risparmiare. Sui social media dilagano annunci e offerte dell’ultimo minuto per l’acquisto tramite altri canali non ufficiali. Così i suoi agognanti utilizzatori mettono a rischio la propria incolumità con un click. Come nel caso della protagonista di questa vicenda che aveva acquistato il farmaco contraffatto su un portale specializzato in vendita di integratori e prodotti per il wellness.

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