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Pedro, offese indecenti al figlio e la schiena dritta di un papà

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Pedro, attaccante della Lazio, pubblica le foto del compleanno del figlio Marc e riceve una valanga di insulti e offese omofobe. All’indecenza non c’è mai fine

Pedro e le offese indecenti al figlio

Pedro, offese indecenti al figlio e la schiena dritta di un papà

Pedro, attaccante della Lazio, pubblica le foto del compleanno del figlio Marc e riceve una valanga di insulti e offese omofobe. All’indecenza non c’è mai fine

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Pedro, offese indecenti al figlio e la schiena dritta di un papà

Pedro, attaccante della Lazio, pubblica le foto del compleanno del figlio Marc e riceve una valanga di insulti e offese omofobe. All’indecenza non c’è mai fine

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Il figlio di Pedro, 39enne attaccante spagnolo della Lazio, si chiama Marc. Il padre ha pubblicato una foto con la moglie e il figlio di otto anni piazzati davanti a sé una torta di Lilo e Stitch (un must, per i bambini). Il bambino indossava un vestito colorato con le spalline e soprattutto esibiva una tiara arcobaleno tra i capelli. Era, è, l’immagine di un bambino felice, che sorride per il suo compleanno. La foto risale al 23 giugno, ma è stata pubblicata solo nelle ultime ore sul profilo social dell’ex attaccante del Barcellona. Sono piovuti cinquemila commenti: pochi complimenti, pochi auguri al bambino. C’era soprattutto una furia di commenti feroci, omofobi, cattivi. Sessismo, razzismo, bestialità diffusa.

“Il bambino vestito come una bambina”, oppure “Maschio o femmina, hai tempo per riprendertelo”: come se l’omosessualità fosse una malattia da poter debellare in tempo con le cure adeguate, ma anche insulti al padre, che facendolo vestire così, avrebbe fallito come genitore. Pedro si è trovato costretto a chiudere i commenti per proteggere il figlio e la sua famiglia, però ha fatto un gesto importante: non ha cancellato la foto, l’ha lasciata in Rete. La traccia della vergogna. Ne scriviamo spesso di episodi di pura intolleranza, ma non ci si fa mai l’abitudine. Anzi, si resta a corto di argomenti.

Di Nicola Sellitti

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