Perché il caso Signorini non è (solo) gossip
L’autosospensione di Signorini non c’entra proprio niente con il gossip, se non per una sua interpretazione del tutto deteriore e disprezzabile
Perché il caso Signorini non è (solo) gossip
L’autosospensione di Signorini non c’entra proprio niente con il gossip, se non per una sua interpretazione del tutto deteriore e disprezzabile
Perché il caso Signorini non è (solo) gossip
L’autosospensione di Signorini non c’entra proprio niente con il gossip, se non per una sua interpretazione del tutto deteriore e disprezzabile
Normalmente non mi occupo di gossip, argomento di cui comprendo il fascino, ma che non riesce ad appassionarmi. Nessun snobismo, per carità del cielo, proprio una questione di interesse.
Del resto, tanti non amano il calcio e non capiscono perché molti come me potrebbero parlarne e scriverne tutto il giorno…
Faccio un’eccezione perché l’annuncio arrivato ieri dell’autosospensione di Alfonso Signorini da tutte le attuali collaborazioni con Mediaset – non proprio di secondo piano – è qualcosa che va molto al di là del gossip. Anzi, con il gossip non c’entra proprio niente, se non per una sua interpretazione del tutto deteriore e disprezzabile.
Perché Signorini si allontana (non sappiamo quanto volontariamente, se a tempo determinato o indeterminato e se facendo tirare un sospiro di sollievo o di rabbia ai piani alti di Mediaset) sulla base di un violentissimo attacco social dai tratti ben peggiori che diffamatori.
Un attacco distruttivo sulla persona, sulla base di “denunce” o presunte tali che nessuno – a cominciare dall’improvvisato censore, ovvio – si è minimamente preoccupato di sottoporre a una qualsiasi verifica.
Siamo non solo alle basi (violentate) dello Stato di diritto, ma della civile convivenza. Si possono nutrire i sospetti più pesanti, ma esistono delle regole ben precise, ignorando le quali ci si tuffa in una giungla in cui può vincere chi urla più forte, con maggiore volgarità e alla fine avremo distrutto vite senza neppure sapere perché.
Senza una verifica, figurarsi una sentenza.
Il tema non è Signorini e il suo presunto ‘sistema’, di cui nulla mi interessa, ma che tutti possiamo uscirne a pezzi. Letteralmente.
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