Poliziotto ferito, quasi un miracolo
Respira da solo, anche se rimane in prognosi riservata, Christian Di Martino, il poliziotto accoltellato nei giorni scorsi alla stazione di Milano Lambrate
Poliziotto ferito, quasi un miracolo
Respira da solo, anche se rimane in prognosi riservata, Christian Di Martino, il poliziotto accoltellato nei giorni scorsi alla stazione di Milano Lambrate
Poliziotto ferito, quasi un miracolo
Respira da solo, anche se rimane in prognosi riservata, Christian Di Martino, il poliziotto accoltellato nei giorni scorsi alla stazione di Milano Lambrate
Respira da solo, anche se rimane in prognosi riservata, Christian Di Martino, il poliziotto accoltellato nei giorni scorsi alla stazione di Milano Lambrate
Respira da solo, anche se rimane in prognosi riservata, Christian Di Martino, il poliziotto accoltellato nei giorni scorsi alla stazione di Milano Lambrate. Una bella notizia, anche se le sue condizioni restano gravi: quando è stato portato in ospedale gli sono state fatte 70 trasfusioni e ha avuto cinque arresti cardiaci durante l’intervento d’urgenza a cui è stato sottoposto.
Una bella notizia, mentre di notizia ne arriva un’altra, ovvero il poliziotto che invece ha sparato a un egiziano che, proprio poche ore dopo l’accoltellamento a Lambrate, ha lanciato pietre contro i passanti e brandiva una lastra di marmo in Stazione Centrale. Anche in questo caso il taser non aveva funzionato, e l’egiziano non è in pericolo di vita. Eppure l’agente è indagato per lesioni pluriaggravate. Un atto dovuto. Ma che di certo colpisce e fa riflettere.
di Annalisa Grandi
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Tag: Italia
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