Quarantasei anni fa il rapimento di Aldo Moro, Meloni: “Anni bui non tornino mai più”
Il 16 marzo 1978 l’onorevole Aldo Moro venne rapito dalle Brigate Rosse, l’Italia rimase con il fiato sospeso per 55 giorni, poi la morte il 9 maggio
Quarantasei anni fa il rapimento di Aldo Moro, Meloni: “Anni bui non tornino mai più”
Il 16 marzo 1978 l’onorevole Aldo Moro venne rapito dalle Brigate Rosse, l’Italia rimase con il fiato sospeso per 55 giorni, poi la morte il 9 maggio
Quarantasei anni fa il rapimento di Aldo Moro, Meloni: “Anni bui non tornino mai più”
Il 16 marzo 1978 l’onorevole Aldo Moro venne rapito dalle Brigate Rosse, l’Italia rimase con il fiato sospeso per 55 giorni, poi la morte il 9 maggio
Il 16 marzo 1978 l’onorevole Aldo Moro venne rapito dalle Brigate Rosse, l’Italia rimase con il fiato sospeso per 55 giorni, poi la morte il 9 maggio
Era il 16 marzo del 1978 quando l’onorevole Aldo Moro venne rapito in via Mario Fani a Roma, durante un agguato a mano armata delle Brigate Rosse. Quel giorno si sarebbe dovuta tenere la presentazione del nuovo governo alla guida -per la quarta volta- di Giulio Andreotti.
Fu una mattanza, nell’assalto vennero uccisi i due carabinieri a bordo dell’auto di Moro, Oreste Leonardi e Domenico Ricci e i tre poliziotti che viaggiavano sull’auto di scorta, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.
Quel giovedì mattina iniziò il sequestro di Aldo Moro, che tenne l’Italia col fiato sospeso per 55 lunghi giorni. L’allora presidente e fondatore di Democrazia Cristiana – nonché ministro della giustizia, della Pubblica istruzione, quattro volte Ministro degli esteri e cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri – venne tenuto prigioniero nel covo di via Camillo Montalcini. Luogo dal quale si presume scrivesse numerose lettere – la cui autenticità è ancora oggi oggetto di dibattito – indirizzate ai familiari e ai dirigenti della Democrazia Cristiana, tra cui: Benigno Zaccagni, Francesco Cossiga, Giulio Andreotti e Riccardo Misasi.
Durante il sequestro, le Brigate Rosse recapitarono nove comunicati con i quali spiegarono i motivi del gesto. Nel comunicato n. 3 si legge: “[…] Le risposte che fornisce il prigioniero chiariscono sempre di più le linee controrivoluzionarie che le centrali imperialiste stanno attuando; delineano con chiarezza i contorni e il corpo del “nuovo” regime che, nella ristrutturazione dello Stato Imperialista delle Multinazionali si sta instaurando nel nostro paese e che ha come perno la Democrazia Cristiana”. Quindici in tutto i brigatisti coinvolti che poi vennero processati.
Quello di Aldo Moro fu uno dei casi più eclatanti della storia del nostro Paese – toccato da un alone di mistero a causa di una seduta spiritica con il piattino presenziata da Romano Prodi, Mario Baldassari e Alberto Clò, da cui sarebbe emersa la parola “Grodoli”, via in cui poi vennero ritrovati alcuni documenti delle Br.
Aldo Moro morì per “colpa” delle sue idee politiche il 9 maggio del 1978, all’età di 61 anni.
Di Claudia Burgio
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