Circondare, identificare, processare
È necessario affrontare il problema dei Rave party sia in fase preventiva che in fase punitiva. Non è plausibile che a pagarne le spese dei contagi sia l’intera comunità.
| Cronaca
Circondare, identificare, processare
È necessario affrontare il problema dei Rave party sia in fase preventiva che in fase punitiva. Non è plausibile che a pagarne le spese dei contagi sia l’intera comunità.
| Cronaca
Circondare, identificare, processare
È necessario affrontare il problema dei Rave party sia in fase preventiva che in fase punitiva. Non è plausibile che a pagarne le spese dei contagi sia l’intera comunità.
| Cronaca
| Cronaca
È necessario affrontare il problema dei Rave party sia in fase preventiva che in fase punitiva. Non è plausibile che a pagarne le spese dei contagi sia l’intera comunità.
Ancora una volta l’uso di Telegram, servizio di messaggistica che coltiva guai. Dopo Viterbo tocca a Torino, con l’utilizzo di un suo ex stabilimento, subire il Rave, il raduno di persone che vengono da ogni parte, concentrandosi per suonare, ballare, bere, pestarsi, drogarsi. Tutto rigorosamente illegale. Come è meglio intervenire?
La cosa preferibile sarebbe prevenire. Quei canali vanno osservati e come del raduno viene a sapere uno spiantato belga può ben esserne informato un nostro tutore dell’ordine. Se li fermi all’inizio non succede nulla. Se arrivi quando l’affluenza è già iniziata intanto la blocchi.
È stato fatto a Viterbo, in ritardo, e un po’ prima a Torino. Quelli che oramai sono lì, intanto li circondi. Intervenire come si è fatto al porto di Trieste, con gli idranti, può comportare pericoli: una cosa è qualche decina di persone, un’altra centinaia o migliaia. Il rischio che qualcuno si faccia male è alto. Eppure, non si può rinunciare alla repressione, altrimenti non avrebbe senso imporre la legalità alle persone per bene.
Né è tollerabile che in piena pandemia quelli bisboccino in violazione di ogni regola, si contagino e poi tocchi ricoverarli a spese degli altri. Il che vale anche per i ricoverati con ossa e teste rotte, già presenti. Sicché li si identifica, si osserva quali reati sono in atto, a parte l’occupazione di suolo pubblico e danneggiamenti, e a ciascuno – in via personale e non collettiva – si presenta il conto giudiziario. Sarebbe la più efficace dissuasione.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
“No Meloni Day atto II”, proteste in tutta Italia. Scontri a Torino: 15 poliziotti in ospedale
15 Novembre 2024
Migliaia di studenti universitari e liceali sono scesi in piazza in oltre 35 città italiane per …
Ragazza morta dopo un intervento al naso: lo studio risulta senza autorizzazione
15 Novembre 2024
“Lo studio del medico dove è stata operata Margaret Spada non risulta autorizzato per attività p…
Censurato il docufilm sulla Segre
15 Novembre 2024
Il docufilm “Liliana” del regista Ruggero Gabbai non verrà proiettato al cinema Orfeo di Milano,…
La lezione shock dei vigili alla materna di Palermo. Bimbi in lacrime
15 Novembre 2024
A Palermo alcuni bambini dai 3 ai 5 anni hanno dovuto assistere ad una discutibile lezione di ed…