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Cinzia Pinna, imprenditore vinicolo confessa: ritrovato il corpo

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Emanuele Ragnedda, l’imprenditore vitivinicolo di 41 anni indagato per la scomparsa in Sardegna di Cinzia Pinna, ha confessato

Cinzia Pinna, imprenditore vinicolo confessa: ritrovato il corpo

Emanuele Ragnedda, l’imprenditore vitivinicolo di 41 anni indagato per la scomparsa in Sardegna di Cinzia Pinna, ha confessato

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Cinzia Pinna, imprenditore vinicolo confessa: ritrovato il corpo

Emanuele Ragnedda, l’imprenditore vitivinicolo di 41 anni indagato per la scomparsa in Sardegna di Cinzia Pinna, ha confessato

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Emanuele Ragnedda, l’imprenditore vitivinicolo di 41 anni indagato per la scomparsa in Sardegna di Cinzia Pinna, ha confessato. L’uomo era stato portato in caserma dai carabinieri per essere ascoltato. Il pm dopo la confessione ha emesso il fermo per omicidio nei suoi confronti.

È stato ritrovato il corpo di Cinzia Pinna, la donna di 33 anni di Castelsardo scomparsa nelle prime ore del 12 settembre scorso. Il cadavere è stato ritrovato in un terreno di proprietà dell’imprenditore Emanuele Ragnedda, adiacente alla sua abitazione.


Da oltre dieci giorni la Sardegna è scossa dalla misteriosa scomparsa di Cinzia Pinna, 33 anni, originaria di Castelsardo. La giovane è sparita nella notte tra l’11 e il 12 settembre a Palau, in Gallura, e da allora non si hanno più sue notizie. Le ricerche si sono concentrate da subito nel Nord-Est dell’isola, ma soltanto nelle ultime ore è arrivata una svolta significativa: la Procura di Tempio Pausania ha aperto un fascicolo per omicidio e ha iscritto nel registro degli indagati due uomini.

A lanciare l’allarme era stata la sorella della donna, che non riusciva più a mettersi in contatto con lei. Inizialmente le ipotesi investigative hanno preso in considerazione una possibile fuga volontaria, ma giorno dopo giorno la pista si è fatta sempre più inquietante. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, supportata da alcune testimonianze e dalle immagini degli impianti di videosorveglianza presenti in zona, quella notte Cinzia sarebbe salita a bordo di un’auto prima di sparire nel nulla. Gli accertamenti hanno permesso di identificare il veicolo come appartenente a Emanuele Ragnedda, imprenditore vitivinicolo di 41 anni originario di Arzachena, esponente di una famiglia nota per aver fondato la celebre azienda vinicola Capichera.

Ragnedda, negli ultimi anni, aveva avviato un progetto personale dando vita alla cantina Conca Entosa, situata nelle campagne tra Palau e Arzachena. Ed è proprio in quella zona che, da ieri, si stanno concentrando le attività investigative. Gli inquirenti, insieme agli specialisti del Ris di Cagliari, hanno effettuato un sopralluogo nella tenuta dell’imprenditore, alla ricerca di indizi che possano chiarire cosa sia accaduto a Cinzia Pinna nelle ore successive alla sua scomparsa.

Il 41enne è attualmente indagato per la vicenda e in queste ore si trova davanti ai magistrati per essere ascoltato. Insieme a lui, risulta coinvolto un suo giovane amico, un 26enne originario di Milano, che sarà sentito a breve dall’autorità giudiziaria di Palau. Al momento, tuttavia, nei confronti di entrambi non sono state formalizzate misure restrittive. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo, ma l’ipotesi più accreditata è che Cinzia Pinna sia stata uccisa.

La Procura di Tempio sembra convinta che non si tratti più di una semplice scomparsa, ma di un caso di omicidio. Le indagini proseguono serrate: si cercano il corpo della donna e prove utili a ricostruire con precisione gli ultimi movimenti, i contatti e le frequentazioni che possano spiegare cosa sia successo nella notte tra l’11 e il 12 settembre.

Il mistero di Cinzia Pinna si intreccia così con le indagini in corso tra Palau e Arzachena, due luoghi al centro di una vicenda che, di ora in ora, assume i contorni sempre più drammatici di un giallo irrisolto. La comunità locale, intanto, segue con apprensione gli sviluppi, mentre i familiari attendono di conoscere la verità su quanto accaduto alla giovane donna.

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