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Sgomberato “Largo Maradona”, turisti sotto choc

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A “Largo Maradona”, via Emanuele de Deo, punto nevralgico dei Quartieri Spagnoli, è entrata in azione la Polizia Municipale, sequestrando tutto il materiale presente nella zona

Sgomberato “Largo Maradona”, turisti sotto choc

A “Largo Maradona”, via Emanuele de Deo, punto nevralgico dei Quartieri Spagnoli, è entrata in azione la Polizia Municipale, sequestrando tutto il materiale presente nella zona

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Sgomberato “Largo Maradona”, turisti sotto choc

A “Largo Maradona”, via Emanuele de Deo, punto nevralgico dei Quartieri Spagnoli, è entrata in azione la Polizia Municipale, sequestrando tutto il materiale presente nella zona

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Per ora resta scoperto solo il murale donato dall’artista argentino, Salvador Gaudenti, una statua di oltre 6 metri, dal nome “D10S”, considerata tra le più alte al mondo, inaugurato il giorno dopo la vittoria del quarto scudetto del Napoli, lo scorso 24 maggio.

A “Largo Maradona”, via Emanuele de Deo, punto nevralgico dei Quartieri Spagnoli, è entrata in azione la Polizia Municipale, sequestrando tutto il materiale presente nella zona dove si trova il luogo di venerazione del Diez. Sono stati sequestrati magliette e gadget, nella meraviglia dei turisti, che a ogni ora affollano la via che porta a Diego al centro storico del capoluogo campano.

L’accesso all’area è stato interdetto. Nel mirino della Polizia Municipale, due attività commerciali che si trovano nello slargo. Ed è stata coperta la cappella dove si trovano i vari cimeli e le statue dedicate al fenomeno argentino, morto il 25 novembre 2020 a 60 anni.

Flusso infinito di turisti ogni giorno, altarini, fotografie e luminarie “a devozione” di Diego, nel 2024 Largo Maradona avrebbe attirato, secondo alcune agenzie di viaggio, circa sei milioni di visitatori, meta preferita al Cristo Velato e a Napoli Sotterranea.

Inoltre il murale di Maradona, realizzato nel 1990 dal giovane street artist Mario Filardi per celebrare il secondo scudetto del Napoli e restaurato circa dieci anni fa dall’artista argentino Francisco Basoletti, sarebbe stato lo scorso anno il secondo monumento più visto in Italia, alle spalle del Colosseo.

Ma su Instagram interviene la famiglia Esposito, che gestisce la raccolta dei cimeli al murale, in merito alle ultime voci sul Largo Maradona ai Quartieri Spagnoli: “Premessa importante: Largo Maradona non è stato né chiuso né coperto dalla Municipale o da controlli delle autorità. La decisione di sospendere momentaneamente con la chiusura del cancello, e di aver coperto i monumenti, è stata una nostra scelta, dettata da senso di responsabilità e rispetto delle regole.

Purtroppo, le istituzioni non ci hanno ancora dato la possibilità di ottenere un permesso che ci consenta di operare regolarmente tutto il giorno, in quello che – grazie al lavoro e alla dedizione di mio padre e della mia famiglia – è diventato il luogo più iconico e visitato di Napoli. Noi siamo i primi a rispettare le leggi e a lavorare in regola: paghiamo le tasse, siamo iscritti a INPS e Camera di Commercio, la merce è tutta fatturata e i nostri dipendenti sono assunti regolarmente.

L’unico problema è che abbiamo una licenza itinerante, e quindi non possiamo restare fermi, perché è l’unica licenza che ci è stato possibile ottenere. Proprio per questo, chiediamo ad alta voce alle istituzioni di aiutarci, di trovare una soluzione concreta che ci permetta di continuare a lavorare nel rispetto della legge. E per quello che beneficia un quartiere intero. Perché se chiudiamo noi, non si ferma solo la nostra famiglia, ma si spegne un intero quartiere. E stavolta, Largo Maradona non lo riapriremo più — per scelta nostra”.

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