Stellantis, accordo al Mimit salva Trasnova
I contratti di lavoro a Transnova sono salvi grazie ad un accordo siglato oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Intanto, Stellantis guarda alla Cina e sigla un altro accordo
Stellantis, accordo al Mimit salva Trasnova
I contratti di lavoro a Transnova sono salvi grazie ad un accordo siglato oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Intanto, Stellantis guarda alla Cina e sigla un altro accordo
Stellantis, accordo al Mimit salva Trasnova
I contratti di lavoro a Transnova sono salvi grazie ad un accordo siglato oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Intanto, Stellantis guarda alla Cina e sigla un altro accordo
I contratti di lavoro a Transnova sono salvi grazie ad un accordo siglato oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Intanto, Stellantis guarda alla Cina e sigla un altro accordo
I licenziamenti previsti per i 54 operai di Trasnova a Pomigliano d’Arco, dell’indotto Stellantis sono stati revocati: i posti di lavoro sono salvi almeno per un anno, grazie all’accordo siglato oggi dai sindacati Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm Aqcf-r con l’azienda nell’incontro che si è tenuto a Roma, presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mims). L’intesa riguarderà anche tutti gli altri 300 lavoratori dell’indotto Stellantis coinvolti nelle vertenze (oltre ai dipendenti Trasnova degli altri stabilimenti Mirafiori, Piedimonte San Germano e Melfi – 97 esuberi in totale – anche i lavoratori Logitech, Teknoservice e Csa). “L’accordo prevede la proroga della commessa in subappalto per Trasnova fino al 2025 e la revoca dei licenziamenti già comunicati nei giorni scorsi”, hanno dichiarato il il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, e il segretario Raffaele Paudice, presente oggi al tavolo al Mimit.
“Ciò è stato reso possibile – hanno sottolineato Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm Aqcf-r – grazie anche alle iniziative dei lavoratori in presidio da giorni”, i quali hanno accolto la notizia con esultanza all’esterno del palazzo ministeriale, anche se per alcuni il problema è solo rimandato: “Stellantis sarebbe disposta a pagare la cassa integrazione al posto di Trasnova, e a prorogare la commessa per un breve periodo. E dopo noi che faremo?“. Secondo le diverse sigle sindacali, il tempo conquistato dovrà essere utile “per trovare soluzioni strutturali per Transnova e per l’intero settore, adottando le giuste politiche industriali. Grande attenzione quindi sarà ulteriormente posta per quanto concerne il prossimo tavolo ministeriale del prossimo 17 dicembre“.
Intanto, Stellantis guarda alla Cina: oggi è stato infatti siglato l’accordo con la società cinese CATL – specializzata nella produzione di batterie al litio – per la costruzione di una gigafactory a Saragozza, in Spagna.
L’impianto sarà adibito alla sola produzione di batterie per i veicoli elettrici e dovrebbe diventare operativo entro la fine del 2026 e servirà per i veicoli destinati al mercato europeo. L’investimento previsto è di 4,1 miliardi di euro. Un accordo che si aggiunge ad un’altra collaborazione con un’azienda cinese che prevede la vendita in Europa di auto elettriche prodotte dall’azienda Leapmotor tramite la rete di vendita di Stellantis.
Di Claudia Burgio
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