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Tassista lascia in strada donna non vedente a Pescara: “Niente cani sul mio taxi”

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Il tassista si è rifiutato più volte di far salire a bordo il cane guida.

Tassista lascia in strada donna non vedente a Pescara: “Niente cani sul mio taxi”

Il tassista si è rifiutato più volte di far salire a bordo il cane guida.

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Tassista lascia in strada donna non vedente a Pescara: “Niente cani sul mio taxi”

Il tassista si è rifiutato più volte di far salire a bordo il cane guida.

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Alla stazione di Pescara, una donna non vedente è stata lasciata in strada da un tassista che si è rifiutato di far salire a bordo il suo cane guida. Doveva recarsi a Montesilvano, a pochi chilometri dal capoluogo abruzzese. La turista si è quindi rivolta alla Polfer, che ha provato a far ragionare l’uomo ricordandogli quanto previsto dalla legge n. 60/2006, che stabilisce il diritto per i non vedenti “di farsi accompagnare dal proprio cane guida nei suoi viaggi su ogni mezzo di trasporto pubblico, senza dover pagare per l’animale alcun biglietto o sovrattassa”.

Il rifiuto del tassista

“Di leggi ce ne sono tante, non me ne frega niente”, questa la risposta dell’autista anche dopo gli ammonimenti degli agenti si è rifiutato di far salire a bordo il cane. A quel punto i poliziotti hanno aiutato la donna a trovare un altro mezzo per raggiungere la sua destinazione. La donna, una non vedente di origini portoghesi trasferitasi da tempo in Emilia-Romagna, era arrivata a Pescara in treno partendo da Bologna al fianco del suo compagno e dell’amata Dinka, una Hovawart di cinque anni e mezzo.

La reazione delle istituzioni

Quando l’accaduto è venuto a galla, dopo la denuncia formale alla polizia municipale – che provvederà a sanzionare l’autista – i sindaci di Pescara e Montesilvano hanno voluto incontrare la donna per porgerle le proprie scuse a nome dell’intera comunità. Il tassista adesso, oltre alla multa salata, rischia la sospensione della licenza fino ad un mese.

“Per fortuna è stato un episodio isolato”

Intervistata dall’Ansa, Katia ha accettato le scuse delle municipalità e si è detta “dispiaciuta” per l’accaduto, soprattutto perché ha riconosciuto l’impegno dell’amministrazione locale per l’inclusività e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Queste le sue parole: “All’inizio ho avuto un po’ di timore, perché è la mia prima volta in Abruzzo e quello è stato il primo impatto. Mi sono chiesta come sarebbe andata la vacanza, se rischiava di essere una battaglia continua. Invece, per fortuna, è stato un episodio isolato. Mi sono sentita trattata con considerazione, disponibilità e affetto ovunque io sia andata con la mia cagnona. Mi sono sentita spiazzata: uno arriva in vacanza, vuole essere rilassato e tranquillo e un episodio del genere ti spiazza”.

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