Un altro femminicidio, un’altra tragedia che probabilmente poteva essere evitata
E siamo di nuovo a scrivere di un femminicidio – questa volta nel Veronese – e di una tragedia che probabilmente poteva essere evitata
Un altro femminicidio, un’altra tragedia che probabilmente poteva essere evitata
E siamo di nuovo a scrivere di un femminicidio – questa volta nel Veronese – e di una tragedia che probabilmente poteva essere evitata
Un altro femminicidio, un’altra tragedia che probabilmente poteva essere evitata
E siamo di nuovo a scrivere di un femminicidio – questa volta nel Veronese – e di una tragedia che probabilmente poteva essere evitata
E siamo di nuovo a scrivere di una donna uccisa – l’ennesimo femminicidio – e di una tragedia che probabilmente poteva essere evitata.
Il femminicidio avvenuto a Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona
Quello che è accaduto in provincia di Verona, la donna uccisa con un “numero smisurato di coltellate” dall’ex compagno che tra l’altro aveva il braccialetto elettronico e che incredibilmente se l’era riuscito a togliere sembra l’eterno ritorno di qualcosa che abbiamo purtroppo già raccontato più volte nelle scorse settimane.
L’assassino aveva già altri precedenti penali. E aveva tentato di violentare la sorella della vittima
In più, l’assassino qui aveva già altri precedenti penali, aveva pare addirittura tentato di violentare la sorella della vittima.
Soprattutto oltre al divieto di avvicinamento doveva avere il braccialetto elettronico.
Viene da chiedersi come sia possibile che sembra non ci sia nessuna misura efficace e in grado di proteggere, neanche nei casi in cui la pericolosità dei soggetti è già accertata.
Un altro femminicidio: viene da chiedersi quali misure allora possano essere efficaci
Viene da chiedersi quali misure allora possano essere efficaci. Come sia possibile, ancora una volta, raccontare una storia come questa. Chi, e come, si protegge una donna quando un uomo la vuole uccidere.
Del problema culturale abbiamo già parlato ma adesso è tempo di parlare proprio delle misure pratiche, che possono e devono essere messe in atto.
Perché ogni settimana ci ritroviamo a raccontare storie analoghe. Come un film dell’orrore che si ripete, da Nord a Sud. Un film che nessuno vorrebbe rivedere.
E anche se le misure a tutela delle donne maltrattate sono di certo state aumentate, evidentemente non è sufficiente.
Evidentemente è necessario fare di più.
di Annalisa Grandi
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