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Vicenza, la sceneggiata invereconda

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Quanto accaduto a Vicenza non è altro che una manifestazione di puro odio antisemita, che non ha niente a che vedere con la tragedia della Striscia di Gaza
Scontri Vicenza

Vicenza, la sceneggiata invereconda

Quanto accaduto a Vicenza non è altro che una manifestazione di puro odio antisemita, che non ha niente a che vedere con la tragedia della Striscia di Gaza
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Vicenza, la sceneggiata invereconda

Quanto accaduto a Vicenza non è altro che una manifestazione di puro odio antisemita, che non ha niente a che vedere con la tragedia della Striscia di Gaza
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Non ci dovremmo più neppure meravigliare davanti a determinate forme di contestazione: nel mirino, infatti, non c’è tanto l’attuale conflitto in Medioriente – scatenato, giova sempre ricordarlo, dall’assalto dei terroristi tagliagola di Hamas a Israele del 7 ottobre – ma di Israele in quanto tale. “Da punire”, secondo determinati soggetti, per il semplice fatto di ostinarsi a voler esistere. La sceneggiata invereconda di Vicenza, con i centri sociali all’assalto della Fiera del gioiello per la presenza di alcuni stand di aziende israeliane, è una cialtronata che si incastona- è proprio il caso di dire -alla perfezione fra le tante altre cui abbiamo assistito in questi mesi difficili. Contestazioni, manifestazioni di puro odio antisemita, che non hanno niente a che vedere con la tragedia della Striscia di Gaza, la clamorosa, dolorosa e straziante mancanza di una strategia politica da parte dello sciagurato premier israeliano Benjamin Netanyahu. Si nutrono di un odio atavico, in questo caso di determinati ambienti della sinistra cui non sembra vero potersi dimenticare con agilità vieppiù sorprendente di qualsiasi tragedia possa colpire il popolo israeliano. Dovessimo ragionare come loro, a causa di quegli immondi di Hamas dovremmo combattere e boicottare tutti i palestinesi. Dimenticarci di quello che sta accadendo a Gaza, considerare donne, vecchi e bambini “responsabili” per quello che hanno fatto con lucidità i senza Dio terroristi. Del resto, certa gente si ritrova anche con una sorta di copertura politica della segretaria del Partito democratico Elly Schlein, che non perde mai occasione per dire qualche castroneria su Israele, il conflitto in corso e per dimenticare la storia e anche le sofferenze di quel giorno e dei mesi seguenti. Un’ “intellighenzia” che vive da sempre nell’idea di poter stilare delle classifiche di malvagità: di là un po’ più cattivi, di qua un po’ meno cattivi o comunque giustificabili. O persino comprensibili. Di Fulvio Giuliani La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

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