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Illycaffè. “L’Italian Sounding ci ha aperto tante possibilità”

Andrea Illy, presidente dell’omonimo brand di caffè, sottolinea un’evoluzione sfuggita a molti: “Il fenomeno dell’Italian Sounding (usare all’estero parole, immagini, riferimenti geografici, o altro che evochi l’Italia, ndr.) fa bene al nostro Paese” e fissa l’obbiettivo: far diventare gli Usa il proprio mercato di riferimento.

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Illycaffè. “L’Italian Sounding ci ha aperto tante possibilità”

Andrea Illy, presidente dell’omonimo brand di caffè, sottolinea un’evoluzione sfuggita a molti: “Il fenomeno dell’Italian Sounding (usare all’estero parole, immagini, riferimenti geografici, o altro che evochi l’Italia, ndr.) fa bene al nostro Paese” e fissa l’obbiettivo: far diventare gli Usa il proprio mercato di riferimento.

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Illycaffè. “L’Italian Sounding ci ha aperto tante possibilità”

Andrea Illy, presidente dell’omonimo brand di caffè, sottolinea un’evoluzione sfuggita a molti: “Il fenomeno dell’Italian Sounding (usare all’estero parole, immagini, riferimenti geografici, o altro che evochi l’Italia, ndr.) fa bene al nostro Paese” e fissa l’obbiettivo: far diventare gli Usa il proprio mercato di riferimento.

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Andrea Illy, presidente dell’omonimo brand di caffè, sottolinea un’evoluzione sfuggita a molti: “Il fenomeno dell’Italian Sounding (usare all’estero parole, immagini, riferimenti geografici, o altro che evochi l’Italia, ndr.) fa bene al nostro Paese” e fissa l’obbiettivo: far diventare gli Usa il proprio mercato di riferimento.

Ruolo particolare quello di Illycaffè, nome storico legato a questa meravigliosa bevanda che in Italia e nel mondo è sinonimo di tradizione, cultura, buon vivere e irrinunciabile socialità. Grande brand, azienda di alto livello e dimensionalmente imparagonabile ai colossi – perlopiù statunitensi – che nei decenni hanno trasformato il caffè in una gigantesca occasione di business.

Il presidente di Illycaffè non si sottrae alla domanda sul perché l’Italia non sia riuscita a dominare il mercato di un prodotto in cui ha una tradizione senza pari, sottolineando però un’evoluzione forse sfuggita a molti: «Questi colossi americani sono nient’altro che l’emblema del fenomeno Italian Sounding» puntualizza Andrea Illy. «Fossero così bravi nel fare il caffè non avrebbero avuto bisogno di far man bassa del nostro heritage culturale. In più non sono così “americanissimi” come si dice, in quanto tutte le aziende del cosiddetto speciality coffee americano sono state vendute a gruppi europei. Questo loro grande orgoglio, insomma, inizia a venir meno e può essere l’opportunità di prenderci quella parte di mercato che ci spetta. Dovremmo forse ringraziare il fenomeno dell’Italian Sounding che, a mio avviso, rimane un bicchiere mezzo vuoto, ma anche mezzo pieno. Se facciamo un paragone con i francesi – non c’è neanche mezza virgola di prodotto French Sounding nel mondo – la loro esportazione alimentare è il doppio della nostra, ma nel complesso noi pesiamo molto di più. Questo ‘grazie’ proprio a quell’Italian Sounding che ci ha aperto tante possibilità. Per l’Italia, il mondo è troppo grande per farcela da soli e l’Italian Sounding, dopo aver destabilizzato il nostro orgoglio per un paio di decenni, ora riporta la partita in casa nostra». Il presidente Illy si prende una pausa e scandisce: «A proposito di americani, abbiamo come obiettivo di far diventare gli Stati Uniti il nostro mercato domestico, primo mercato in assoluto per cifre d’affari».

In questa fase di sviluppo del mercato, dallo scorso 1 gennaio Illy è guidata da Cristina Scocchia. «Una scelta, quella di averla come ad di Illycaffè, puramente di merito. Credo inoltre che nei prodotti di consumo le donne abbiano una sensibilità, in qualità di consumatrici e madri di famiglia, superiore rispetto agli uomini. Può sembrare uno stereotipo, ma il 70% degli acquisti è fatto da donne. O comprano loro o influenzano le nostre decisioni. Il loro tocco di femminilità, estetica e senso pratico ha un peso. Tutto questo assume un valore ancora maggiore se rapportato al caffè, prodotto femminile nel suo vissuto. L’altro aspetto, molto più importante, è che il mondo è sempre più complesso e le donne sono molto più complesse degli uomini. La donna è abituata a tenere sotto controllo un numero maggiore di variabili; credo che saranno sempre di più in posizioni apicali e lo dico da anni».

Lavorare nell’universo del caffè significa riconoscere e rispettare ciò a cui accennavamo: la forza della tradizione e della storia, spesso poco conosciuta. «Il caffè è una bevanda inclusiva, la bevanda della felicità e della cultura che ci accompagna nella vita e fa bene alla salute. È l’origine della modernità: nel Medioevo, quando non si poteva bere acqua per motivi igienici, si beveva birra. Pensate, tutti ubriachi dopo 3 o 4 birre, fino alla rivoluzione culturale e scientifica che ha portato a bere caffè grazie all’acqua bollita. Una vita senza caffè non esiste».

Sono ore in cui in Italia si fa un gran parlare della nuova denominazione di alcuni Ministeri, a cominciare da quello dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. Detto che sovranità e sovranismo restano cose diversissime fra loro, Andrea Illy non sembra curarsene più di tanto: «È una conseguenza dello spavento sugli approvvigionamenti e sull’autosufficienza alimentare durante la pandemia. È una scelta politica che mira a non esporre l’Italia a rischi evitabili. Nell’interesse del Paese dobbiamo essere in grado di sfamare quanto più possibile i nostri cittadini con le nostre risorse. Nulla di cui preoccuparsi».

Di Fulvio Giuliani

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