Banche e tassi
Silicon Valley e Credit Suisse non c’entrano con le nostre banche ma ci dicono una cosa: crescono le bolle finanziarie e per contrastarle serve coesione
| Economia
Banche e tassi
Silicon Valley e Credit Suisse non c’entrano con le nostre banche ma ci dicono una cosa: crescono le bolle finanziarie e per contrastarle serve coesione
| Economia
Banche e tassi
Silicon Valley e Credit Suisse non c’entrano con le nostre banche ma ci dicono una cosa: crescono le bolle finanziarie e per contrastarle serve coesione
| Economia
| Economia
Silicon Valley e Credit Suisse non c’entrano con le nostre banche ma ci dicono una cosa: crescono le bolle finanziarie e per contrastarle serve coesione
Silicon Valley Bank non c’entra con le nostre banche e non c’entra con l’Unione europea. Abbiamo regole e controlli decisamente più severi. Un crollo può sempre avvenire, il rischio non è mai eliminabile, ma quel genere di squilibrio nei conti di una banca no, verrebbe visto prima.
Resta il fatto che quel fuoco è acceso e ha indotto il Tesoro statunitense a introdurre una novità: i titoli del debito pubblico verranno considerati garanzie (collaterali) al loro valore di libro e non di mercato. Lo ha qui spiegato ieri Lavaggi: al rialzo dei tassi d’interesse i titoli emessi precedentemente e a un tasso inferiore perdono valore se intendo liquidarli subito, ma restano immutati se attendo la scadenza.
Credit Suisse non c’entra con le nostre banche e con l’Unione europea. Ha da tempo notevoli problemi: erano intervenuti capitali sauditi, che ora annunciano di non rilanciare oltre. La banca ha passività per l’equivalente di 525 miliardi di euro, mentre dopo gli ulteriori crolli ha un valore in Borsa (capitalizzazione) di 7 miliardi. Ad avere allertato i mercati è stata la stessa banca, che non poteva certo nascondere i risultati della revisione (effettuata dalla società indipendente PwC). Ha quindi chiesto l’intervento della Banca centrale svizzera. Come a dire: noi affondiamo, tocca a voi un eventuale salvataggio o la messa in sicurezza.
Questi due incendi non ci riguardano, ma segnalano un problema che ci riguarda: dopo anni di denaro quasi senza costo sono cresciute bolle finanziarie che, a seguito del rialzo dei tassi d’interesse, possono esplodere con conseguenze sistemiche. Il che porta al dilemma delle nostre banche centrali, europea e statunitense. I rialzi dei tassi servono a contrastare l’inflazione. Nessuno, seriamente, contesta quei rialzi. I problemi sono: a. di quanto e che non sia “troppo” (misura indefinita), in modo da non favorire la recessione; b. se le banche centrali annunciano in anticipo i rialzi futuri ne aumentano l’effetto, ma vale per l’inflazione come per gli effetti recessivi; c. se smettono di dare programmi a medio termine vengono accusate di aumentare l’incertezza.
A oggi i tassi saliranno ancora, ma l’efficacia di questa operazione scema proprio all’emergere di taluni effetti sulle banche (è vero che guadagnano di più, ma i titoli in portafoglio perdono valore e i clienti entrano in difficoltà, traslandole sulle banche). Non c’è politica monetaria che funzioni se non accompagnata da politiche fiscali. Detto diversamente: o le banche centrali e i governi si muovono all’unisono o ne deriva una pericolosa cacofonia. Di sicuro, in questa condizione, scaricare le difficoltà politiche sulle banche centrali – così trascinandole in polemiche e dilemmi politici – è il modo sicuro per farsi del male.
A ciascuno la propria parte. E quella di chi governa non consiste nel lamentarsi.
di Davide Giacalone
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Eccellenti pomodori verdi
18 Aprile 2024
Fri-El Green House, azienda produttrice di pomodori verdi con tecnologie e all’avanguardia, è la…
La Ragione e Albatros insieme per il design
16 Aprile 2024
Primo appuntamento de La Ragione in collaborazione con Albatros, leader del wellness italiano, a…
La bella frenesia del design
16 Aprile 2024
Da ieri, Milano vive la consueta eccitazione da Salone del Mobile. Noi saremo in Brera dalle 18 …
La ferrovia in Italia da Ferdinando II a Giorgia Meloni
15 Aprile 2024
Le ferrovie italiane che collegano la nostra Penisola da Nord a Sud hanno un grave problema: i c…