
Il tempo degli incentivi deve essere limitato
I bonus, già pericolosi per loro natura, devono quanto meno avere una scadenza. Va in questa direzione il ministro Franco quando osserva che il bonus sull’edilizia non può durare per sempre. D’altronde, un bonus all’infinito non aiuterebbe il mercato immobiliare, anzi, lo drogherebbe.
| Economia
Il tempo degli incentivi deve essere limitato
I bonus, già pericolosi per loro natura, devono quanto meno avere una scadenza. Va in questa direzione il ministro Franco quando osserva che il bonus sull’edilizia non può durare per sempre. D’altronde, un bonus all’infinito non aiuterebbe il mercato immobiliare, anzi, lo drogherebbe.
| Economia
Il tempo degli incentivi deve essere limitato
I bonus, già pericolosi per loro natura, devono quanto meno avere una scadenza. Va in questa direzione il ministro Franco quando osserva che il bonus sull’edilizia non può durare per sempre. D’altronde, un bonus all’infinito non aiuterebbe il mercato immobiliare, anzi, lo drogherebbe.
| Economia
| Economia
I bonus, già pericolosi per loro natura, devono quanto meno avere una scadenza. Va in questa direzione il ministro Franco quando osserva che il bonus sull’edilizia non può durare per sempre. D’altronde, un bonus all’infinito non aiuterebbe il mercato immobiliare, anzi, lo drogherebbe.
Fosse per noi proibiremmo l’uso del concetto di bonus. Porta con sé l’immagine tronfia di politici che si esprimono con approssimazione e regalano soldi altrui. A parte il nome, però, il ministro Daniele Franco, a proposito del 110% a sostegno delle spese edilizie, ha osservato giustamente che non si può prorogarlo all’infinito: costa troppo ed è pericoloso.
La scadenza può essere allungata un poco perché era, oltretutto, concepito male e quindi è partito ben dopo la sua entrata in vigore, ma questo non significa si possa stabilizzare. Un conto è dare una spinta all’edilizia, un altro il drogarla a tempo indefinito, correndo il rischio di far crescere bolle e specializzazioni nel raggiro e nella speculazione. È il principio del fertilizzante che si mette nei vasi in balcone: la giusta dose, al giusto tempo, assicura fiori rigogliosi, ma bidoni quotidiani non trasformano una margherita in un baobab, piuttosto la schiantano.
A questo si aggiunga il costo (anche del fertilizzante), perché incentivare senza limiti temporali significa creare l’industria dell’agevolazione, quindi rendere sempre più potente il risucchio dalle casse pubbliche. Il che, oltre tutto, va spiegato a chi ci aiuta a tenere in equilibrio un enorme e squilibrato debito pubblico ma che non ha le agevolazioni che qui si distribuiscono. Tanto più che sente dire che in Italia non si voglia rivedere il catasto per non penalizzare le case (!?), cui nel frattempo si destinano spese. Potrebbe non capire. O, peggio, capire.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche


L’intesa italo-turca sui droni
09 Marzo 2025
Con la firma giovedì del memorandum d’intesa fra l’ad di Leonardo, Roberto Cingolani, e il presi…


La Bce taglia i tassi di 25 punti base
06 Marzo 2025
La Bce taglia i tassi di 25 punti base. Per la sesta volta consecutiva la Banca centrale europea…


Realtà e fantasia delle terre rare ucraine
06 Marzo 2025
Già prima dell’invasione di Putin, la Commissione Ue aveva identificato nell’Ucraina una nazione…


Meloni: “3 miliardi di euro per fronteggiare il caro bollette”
28 Febbraio 2025
Meloni: “3 miliardi di euro per fronteggiare il caro bollette”. Così il Presidente del Consiglio…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.