Carrefour Italia, i piani di Mastrolia di NewPrinces e lo sbarco alla Borsa di Londra
Dopo l’acquisizione dei supermercati Carrefour in Italia, ora il noto imprenditore campano Angelo Mastrolia punta alla Borsa di Londra

Carrefour Italia, i piani di Mastrolia di NewPrinces e lo sbarco alla Borsa di Londra
Dopo l’acquisizione dei supermercati Carrefour in Italia, ora il noto imprenditore campano Angelo Mastrolia punta alla Borsa di Londra
Carrefour Italia, i piani di Mastrolia di NewPrinces e lo sbarco alla Borsa di Londra
Dopo l’acquisizione dei supermercati Carrefour in Italia, ora il noto imprenditore campano Angelo Mastrolia punta alla Borsa di Londra
Dopo l’acquisizione dei supermercati Carrefour in Italia, ora il noto imprenditore campano Angelo Mastrolia, già a capo della NewPrinces (Delverde, Plasmon e Centrale del Latte e molti altri marchi), punta a rilanciare gli oltre mille supermercati presenti sul territorio con un investimento di 200 milioni di euro. La cifra sarà destinata a iniziative di sviluppo, innovazione logistica e rinnovamento dell’offerta. L’operazione sarà supportata anche dal gruppo francese Carrefour che, stando agli accordi, fornirà un ulteriore contributo di 237,5 milioni a sostegno del rilancio della catena e della sua continuità operativa. Ora si attende solo il via libera dell’Antitrust Ue, che dovrebbe arrivare entro dicembre.
C’è poi un’altra novità importante: il gruppo francese – ancora proprietario effettivo fino all’arrivo dell’ok dell’Ue – ha deciso di ritirare la cassa integrazione per i 170 dipendenti dei supermercati programmata prima dell’accordo con NewPrinces. Una scelta che va controcorrente rispetto ad aziende come Nestlé che invece stanno spingendo a ridurre in modo massiccio l’organico.
Mastrolia, invece, punta al rilancio: “La scelta è stata fatta grazie al nostro supporto perché prima di prendere qualunque decisione vogliamo capire le competenze di ogni lavoratore. Poi presenteremo il piano a inizio anno: un progetto di rilancio con il marchio storico GS”. Una fitta rete con 385 negozi in franchising e altri 642 di proprietà. “Stiamo già esercitando l’opzione di acquisto della proprietà immobiliare dei negozi – spiega l’imprenditore – Il mercato era convinto che la cessione di Carrefour Italia avrebbe replicato la vendita da parte di Auchan, altro gruppo francese che ha abbandonato il mercato italiano della grande distribuzione. Nessuno dei player italiani voleva l’intero perimetro, i concorrenti ambivano solo alla rete di supermercati o a pezzi di essa, forse anche per motivi Antitrust, senza potersi fare carico anche della sede”, sottolinea il futuro presidente esecutivo di Carrefour Italia sotto le insegne di GS. “Non ci sarà un amministratore delegato – aggiunge Mastrolia – l’80% del mio tempo sarà impiegato sul gruppo dei supermercati”.
Le acquisizioni di quest’anno porteranno NewPrinces a diventare una delle più grandi aziende alimentari italiane per fatturato e la prima in termini occupazionali con 13mila dipendenti diretti in Italia e 18mila nel resto del mondo. Secondo le stime, il gruppo raggiungerà a fine dicembre un giro d’affari vicino ai 7 miliardi di euro, quasi decuplicato in soli 2 anni, e oggi superiore a quello di gruppi come Barilla e Campari (in base ai dati 2024). “Abbiamo scelto di investire con determinazione in un asset strategico per l’Italia, per rilanciare una rete capillare e valorizzare al massimo le sinergie tra retail e industria”, ha aggiunto Mastrolia, che potrà portare nei supermercati ex Carrefour i prodotti di NewPrinces.
A differenza delle due società NewPrinces e Centrale del Latte già quotate entrambe a Milano, la nuova società punta al terzo collocamento in Borsa che avverrà però sul listino di Londra. Quotarsi nella City è sì più costoso ma di questi tempi, con un mercato italiano in difficoltà, può garantire maggiori soddisfazioni.
Di Claudia Burgio
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Affitti brevi, problemi seri, tempi eterni

Flat tax e fratelli unici

Biffi, presidente di Assolombarda: “Questa manovra manca di coraggio. Supportare le aziende sull’AI o resteremo fermi”
