app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Dati Istat

Dai dati Istat la resilienza italiana

Se dopo le necessarie verifiche i dati Istat saranno confermati nei prossimi mesi, il Pil italiano di fine 2022 sarà risultato pari, in termini reali, a 1.743 miliardi

|

Dai dati Istat la resilienza italiana

Se dopo le necessarie verifiche i dati Istat saranno confermati nei prossimi mesi, il Pil italiano di fine 2022 sarà risultato pari, in termini reali, a 1.743 miliardi

|

Dai dati Istat la resilienza italiana

Se dopo le necessarie verifiche i dati Istat saranno confermati nei prossimi mesi, il Pil italiano di fine 2022 sarà risultato pari, in termini reali, a 1.743 miliardi

|
|

Se dopo le necessarie verifiche i dati Istat saranno confermati nei prossimi mesi, il Pil italiano di fine 2022 sarà risultato pari, in termini reali, a 1.743 miliardi

Gli ultimi dati Istat sull’economia italiana (tasso di crescita annuo per il 2022 del 3,9%, variazione acquisita per il 2023 dello 0,4%) sono balsamo sulle ferite prodotte da un contesto internazionale che resta comunque ostile. La guerra d’aggressione di Putin nei confronti dell’Ucraina ha prodotto gli effetti di un sasso gettato nello stagno. Ha creato cerchi concentrici che hanno accentuato la spinta del processo inflazionistico, innescato dal forte aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti alimentari. Soprattutto delle commodities petrolifere. Ne è derivato, a sua volta, un inasprimento delle politiche monetarie da parte di tutte le banche centrali (unica eccezione la Boj, Banca del Giappone). Dal canto suo, il mercato internazionale si è accartocciato su sé stesso e le precedenti catene del valore si sono interrotte e volatilizzate. Risultato finale: una generale riduzione del tasso di sviluppo complessivo.

Ebbene, in questo piccolo grande disastro la navicella italiana ha mostrato una resilienza su cui ben pochi avrebbero scommesso un dollaro bucato. L’anno si è chiuso con un piccolo rallentamento (-0,1%) – comunque inferiore alla maggior parte delle previsioni, comprese quelle governative – che ha tuttavia consentito al Bel Paese di presentarsi in pompa magna di fronte ai principali osservatori internazionali. Secondo Eurostat, il tasso di crescita medio dei quattro trimestri dell’anno appena trascorso è stato infatti pari allo 0,4% (montante annuo 3,9%), risultando ben superiore a Francia (0,15%) e Germania (0,30%). Sembrerebbe quindi che la vecchia immagine dell’Italia “malato d’Europa”, tanto cara a giornali come “The Economist”, abbia subìto un processo di relativo dissolvimento.

Se dopo le necessarie verifiche i dati Istat saranno confermati nei prossimi mesi, il Pil italiano di fine 2022 sarà risultato pari, in termini reali, a 1.743 miliardi (prezzi del 2015). Guardando dietro le nostre spalle, si può vedere come l’economia italiana abbia pienamente superato la grande depressione – una sorta di Fossa delle Marianne – legata agli anni (in particolare il 2020) dell’epidemia. Allora la caduta era stata pari al 9,1%. Quel fossato è stato colmato e ora il Pil italiano è superiore, seppur di poco (0,8%) ai livelli del 2019.

Tutto bene? No, è solo l’inizio. Le distanze rispetto al 2007, che fu l’anno in cui il prodotto interno italiano raggiunse un punto di massima relativo, sono ancora pari al 2,9%. Insomma, c’è ancora molto da fare e da recuperare. Quindi? Occorrerebbe non abbassare la guardia e soprattutto evitare sterili contrapposizioni: difficilmente fanno guadagnare qualche voto, mentre di certo rappresentano un intralcio non necessario.

di Gianfranco Polillo

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Sì alle nozze Ita – Lufthansa: il Mef sigla l’accordo

12 Novembre 2024
Dopo un week end di trattative, il Mef ha siglato all’ultimo minuto l’intesa sul piano finale e…

Eurospesa e difesa europea

11 Novembre 2024
Ci sono scelte che devono essere compiute ed è solare che o decidiamo di dotarci di una difesa e…

La crisi Volkswagen

30 Ottobre 2024
Chiusura di tre fabbriche in Germania, migliaia di licenziamenti e la riduzione del 10% dello st…

Irpef, il 15% degli italiani paga il 63% delle tasse

30 Ottobre 2024
“L’Italia è un Paese oppresso dalle tasse, sono troppe”. Spesso abbiamo sentito dire questa fras…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI