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Draghi: “Serve un cambio radicale per l’Ue, necessario un doppio piano Marshall”

Nel suo rapporto, presentato oggi a Bruxelles, Mario Draghi parla di 170 proposte, tutte attuabili fin da subito. Due le parole chiave: urgenza e concretezza

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Draghi: “Serve un cambio radicale per l’Ue, necessario un doppio piano Marshall”

Nel suo rapporto, presentato oggi a Bruxelles, Mario Draghi parla di 170 proposte, tutte attuabili fin da subito. Due le parole chiave: urgenza e concretezza

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Draghi: “Serve un cambio radicale per l’Ue, necessario un doppio piano Marshall”

Nel suo rapporto, presentato oggi a Bruxelles, Mario Draghi parla di 170 proposte, tutte attuabili fin da subito. Due le parole chiave: urgenza e concretezza

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Nel suo rapporto, presentato oggi a Bruxelles, Mario Draghi parla di 170 proposte, tutte attuabili fin da subito. Due le parole chiave: urgenza e concretezza

Oggi a Bruxelles Mario Draghi ha presentato l’atteso rapporto sulla competitività dell’Ue. “I valori fondamentali dell’Europa sono prosperità, equità, libertà, pace e democrazia in un ambiente sostenibile – ha introdotto l’ex primo ministro e presidente della Banca centrale europea – L’Ue esiste per garantire che gli europei possano sempre beneficiare di questi diritti fondamentali. Se l’Europa non sarà più in grado di garantirli avrà perso la sua ragione d’essere. L’unico modo per affrontare questa sfida è crescere e diventare più produttivi, preservando i nostri valori di equità e inclusione sociale. L’unico modo per diventare più produttiva è che l’Europa cambi radicalmente”.

Per raggiungere gli obiettivi indicati nel rapporto Draghi “sono necessari almeno 750-800 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi annui, secondo le ultime stime della Commissione, pari al 4,4-4,7% del Pil dell’Ue nel 2023”. Per intenderci, prosegue a spiegare Draghi: “gli investimenti del Piano Marshall nel periodo 1948-51 equivalevano all’1-2% del Pil dell’Ue – e per questo, ha aggiunto – serve un doppio piano Marshall”.

Stando alle dichiarazioni dell’ex primo ministro, il rallentamento della crescita in Ue non è una novità: “Lo abbiamo detto molte volte, ma lo abbiamo ignorato. Fino a due anni fa – ha spiegato – non avremmo mai avuto una conversazione del genere perché le cose andavano bene. Ma ora non possiamo più ignorarlo: le condizioni sono cambiate”. E per affrontarle, ha ripetutamente sottolineato Mario Draghi: “Sono due le parole chiave necessarie: urgenza e concretezza. Non stiamo partendo da zero – ha rassicurato poi – il documento presenta circa 170 proposte, attuabili sin da subito”.

Altro fulcro importante del rapporto rimane anche il tema dell’innovazione: “Raccomandiamo che la competitività guardi più al futuro – ha dichiarato – l’unico consiglio che diamo sulla politica della competitività è che bisogna tener conto dell’innovazione e della resilienza”.

Non è mancato poi il commento conclusivo sul rapporto, in conferenza stampa, della presidente della commissione UE, Ursula von der Leyen: “Prima c’è la definizione di priorità e progetti comuni, poi ci sono due strade possibili: i finanziamenti nazionale o nuove risorse proprie. Sarà la volontà dei Paesi membri a decidere come si vuole agire”.

Di Claudia Burgio

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