Ferrero compra i cereali Kellogg’s: operazione da 3,1 miliardi di dollari
Ferrero compra i cereali Kellogg’s: 3,1 miliardi di dollari, questa la cifra con cui il colosso italiano dei dolci ha acquistato la storica azienda americana. Una volta tanto siamo noi italiani a fare shopping negli USA e non il contrario

Ferrero compra i cereali Kellogg’s: operazione da 3,1 miliardi di dollari
Ferrero compra i cereali Kellogg’s: 3,1 miliardi di dollari, questa la cifra con cui il colosso italiano dei dolci ha acquistato la storica azienda americana. Una volta tanto siamo noi italiani a fare shopping negli USA e non il contrario
Ferrero compra i cereali Kellogg’s: operazione da 3,1 miliardi di dollari
Ferrero compra i cereali Kellogg’s: 3,1 miliardi di dollari, questa la cifra con cui il colosso italiano dei dolci ha acquistato la storica azienda americana. Una volta tanto siamo noi italiani a fare shopping negli USA e non il contrario
3,1 miliardi di dollari: questa la cifra con cui il colosso italiano dei dolci Ferrero ha acquistato la WK Kellogg KLG, azienda americana famosa per i prodotti iconici della colazione di milioni di americani. Un accordo raggiunto sulla base di 23 dollari per azione in contanti.
“L’acquisizione fa parte del piano di crescita strategica di Ferrero – si legge in una nota del gruppo Ferrero – e la transazione è un altro capitolo della nostra comprovata strategia di acquisire, investire e far crescere marchi iconici, continuando a migliorare la presenza complessiva e l’offerta di prodotti in Nord America”.
“Sono lieto di dare il benvenuto a WK Kellogg nel gruppo Ferrero – ha dichiarato il presidente esecutivo del gruppo, Giovanni Ferrero – è più di una semplice acquisizione: rappresenta l’unione di due aziende con un’importante tradizione a generazioni di consumatori fedeli”.
Come sottolineato dallo stesso presidente e amministratore delegato di WK Kellogg Co, Gary Pilnick, la transazione massimizzerà il valore degli azionisti e consentirà a WK Kellog Co di scrivere il prossimo capitolo della storica eredità dell’azienda.
“L’ingresso nel gruppo Ferrero fornirà a WK Kellogg Co maggiori risorse e maggiore flessibilità per far crescere i nostri marchi iconici in questo mercato competitivo e dinamico. In qualità di azienda privata a conduzione familiare con valori in linea con il nostro fondatore W.K. Kellogg, Ferrero offre un’ottima casa per i nostri dipendenti e ha una comprovata esperienza nel sostenere le comunità in cui opera. Non vediamo l’ora di collaborare con il loro team per mantenere la grande promessa dei cereali, esplorare opportunità oltre i cereali e aiutarci a dare il meglio di noi stessi ai consumatori ogni giorno”, ha dichiarato Pilnick.
L’operazione rientra in un piano di crescita e di diversificazione di Ferrero. Si tratta di una notizia che, come italiani, dovrebbe renderci fieri. Siamo così abituati a leggere quasi sempre di acquisizioni da parte di gruppi esteri di nostri marchi storici che una volta tanto che accade il contrario, è giusto attribuire alla cosa la giusta rilevanza.
Certo Ferrero rappresenta quasi in un unicum nel panorama nazionale, forte del suo prodotto di punta, Nutella: è un gruppo solido che può eventualmente permettersi di sbagliare. Ma la via è senza dubbio quella giusta. In un mercato come quello odierno, se si vuole crescere, è impensabile non passare da investimenti che puntino all’aggregazione. Certe società più che farsi concorrenza tra loro farebbero bene a unire le forze per restare a galla. Altrimenti l’esito è pressocché scontato: i pesci piccoli verranno mangiati da quelli più grandi.
Di Matilde Testa
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