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Gardaland, dove si fabbrica il divertimento

Le splendide industrie dei parchi divertimento e le novità di Gardaland, presentate dal direttore marketing Luca Marigo
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Gardaland, dove si fabbrica il divertimento

Le splendide industrie dei parchi divertimento e le novità di Gardaland, presentate dal direttore marketing Luca Marigo
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Gardaland, dove si fabbrica il divertimento

Le splendide industrie dei parchi divertimento e le novità di Gardaland, presentate dal direttore marketing Luca Marigo
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Le splendide industrie dei parchi divertimento e le novità di Gardaland, presentate dal direttore marketing Luca Marigo
I parchi di divertimento sono vere e proprie industrie, alimentate da flussi continui e sempre crescenti di visitatori, nella stragrande maggioranza famiglie con bambini. Alcuni di loro (i più grandi e famosi) costituiscono di per sé mete turistiche, arrivando a numeri da capogiro e non di rado solo sognati da destinazioni di straordinario prestigio e valore storico-artistico. Eppure nei confronti di questi luoghi, patrimonio quasi esclusivo delle grida gioiose dei bimbi e delle più avanzate forme di ingegneria applicata al divertimento, continua a manifestarsi una sorta di razzismo culturale. Finiscono per essere guardati con il sopracciglio alzato, soprattutto da chi non li conosce, come se fossimo ancora ai Luna Park itineranti dei nostri nonni. Un palese errore di sottovalutazione. In Italia, se c’è un luogo sinonimo di “parco di divertimenti” quello è Gardaland. Strategicamente posizionato a una manciata di chilometri dall’omonimo lago amatissimo da tedeschi, austriaci e ovviamente italiani, dal 1975 continua a crescere in dimensione, offerta e strategia. Gardaland è di proprietà del gruppo britannico Merlin, colosso mondiale dei parchi di divertimento. In occasione del via alla stagione 2023, il direttore marketing di Gardaland Luca Marigo ha presentato le novità dell’anno: «C’è una grande e crescente richiesta di parchi, la gente è disposta a pagare ma deve divertirsi e trovare un servizio all’altezza. È per questo che ogni anno ci impegniamo con delle novità con la “N” maiuscola. Nel 2022 abbiamo inaugurato la prima attrazione al mondo a marchio “Jumanji”, un’esclusiva assoluta di Gardaland dalla tecnologia molto avanzata e apprezzata dal pubblico. Quest’anno tocca a “Jumanji The Labirint”, sulla scia proprio del successo della novità inaugurata 12 mesi fa. Molto coinvolgente e divertente, siamo convinti piacerà alle famiglie. La seconda novità di questa stagione è il grande show in teatro. Per differenziarci dagli anni scorsi e dallo stile alla Broadway, abbiamo scelto di raccontare una storia: quella senza tempo del “Nautilus”. Il bello è che lo spettacolo è immersivo: gli ospiti sono chiamati a vivere l’esperienza dall’interno di un sommergibile, naturalmente l’iconico “Nautilus” in versione moderna». L’obiettivo resta quello di trasformare un parco come Gardaland in una meta turistica per così dire autosufficiente: «Ci troviamo in un’area strategica, il lago di Garda attrae ogni anno 5 milioni di turisti, di cui il 70% stranieri (la metà di questi tedeschi, austriaci, svizzeri e olandesi). Per diventare un’attrazione da soggiorni per una o più notti siamo arrivati a 480 camere nei nostri tre alberghi e si devono creare opportunità da spalmare su più periodi. La strategia, dunque, è di aggiungere al parco sempre nuove attrazioni per un turismo di famiglia». Del resto, i parchi di divertimento sono uno degli ultimi luoghi dove una famiglia con bambini non si sente in qualche modo “in minoranza”. Ma questo è tutto un altro e amaro discorso. di Fulvio Giuliani

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