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I 5 megatrend che plasmeranno il 2026

Ogni fine anno il mondo finanziario produce la sua mappa del futuro megatrend, una direzione apparente, un racconto ordinato di ciò che verrà. L’Outlook 2026 non fa eccezione. Ma la vera domanda non è quali saranno i trend, bensì chi saprà utilizzarli al meglio

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Ogni fine anno il mondo finanziario produce la sua mappa del futuro megatrend, una direzione apparente, un racconto ordinato di ciò che verrà. L’Outlook 2026 non fa eccezione. Ma la vera domanda non è quali saranno i trend, bensì chi saprà utilizzarli al meglio.

1. Nel 2026 gli Usa guideranno la crescita globale

Nel 2026 gli Usa sono destinati a restare la locomotiva delle economie avanzate. Resilienza strutturale, reti globali di dati e di informazioni, leadership tecnologica e politiche fiscali pro-crescita sostengono un’espansione superiore alla media. Non mancano i rischi – debito, credito al consumo, tensioni commerciali – ma il quadro  globale per loro resta ultra favorevole. 

2. Tassi ai minimi nei Paesi avanzati, opportunità negli emergenti

I tassi d’interesse nelle economie sviluppate dovrebbero toccare il punto di minimo nella prima metà del 2026. Questo limita ulteriori tagli, ma stabilizza il contesto finanziario. Nei mercati emergenti, invece, i tassi reali restano elevati e creano opportunità interessanti, soprattutto dove inflazione e cambio rimangono sotto controllo.

3. Nel 2026 le prove di Rinascita europea: ristrutturazione e riforme

L’Europa prova a rilanciarsi attraverso investimenti in difesa, transizione energetica e innovazione. La spinta fiscale tedesca e la crescente integrazione industriale offrono nuove prospettive. Pur restando fragilità politiche, il Continente mostra segnali di risveglio, soprattutto nei settori industriali, green e tecnologici, si tratta comunque di un Continente di anziani, ormai piuttosto fermo, chino verso l’interno e restio ad affrontare le vere sfide globali. 

4. Nel 2026 i mercati emergenti tornano ad avere vento in poppa

Valutazioni attraenti, dollaro più stabile, demografia molto favorevole e maggiore disciplina fiscale rendono gli emergenti più interessanti nel 2026. La domanda interna resta solida in molte economie, mentre materie prime e infrastrutture offrono ulteriori leve di crescita. I rischi geopolitici rimangono, ma il profilo rischio-rendimento migliora notevolmente.

5. La corsa all’Intelligenza Artificiale accelera – l’Italia e l’Europa non sono ancora neppure in partita

L’AI è il megatrend dominante non del prossimo anno, ma del  prossimo decennio. Enormi investimenti in data center, semiconduttori ed energia ridefiniscono le catene del valore globale. La competizione tra Usa e Cina si intensifica, mentre emergono nuove applicazioni  e complicazioni come la “robotica umanoide”. Il tema non è più “se”, ma “chi” e “come” guiderà questa rivoluzione globale. 

È una nuova rivoluzione industriale – impossibile rimanerne fuori, non è più il tempo di fare dibattiti e convegni, è il momento di investire in applicazioni concrete. 

I megatrend non sono forze naturali. Sono il risultato di scelte politiche, regolamentari e culturali. Accettarli come inevitabili significa rinunciare a governarli. Il vero rischio del 2026, come per gli anni precedenti, non è sbagliare previsione, ma smettere di porre domande critiche sul modello di crescita che stiamo costruendo per noi e per le nuove generazioni.

di Christian Dominici

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