I dazi di Trump affondano le Borse europee. Giù anche le critpo e i future a Wall Street
Da domani scattano ufficialmente i dazi nei confronti di Messico, Cina e Canada. Una guerra in cui perdono tutti e che in passato ha già dimostrato grossi limiti
I dazi di Trump affondano le Borse europee. Giù anche le critpo e i future a Wall Street
Da domani scattano ufficialmente i dazi nei confronti di Messico, Cina e Canada. Una guerra in cui perdono tutti e che in passato ha già dimostrato grossi limiti
I dazi di Trump affondano le Borse europee. Giù anche le critpo e i future a Wall Street
Da domani scattano ufficialmente i dazi nei confronti di Messico, Cina e Canada. Una guerra in cui perdono tutti e che in passato ha già dimostrato grossi limiti
Da domani scattano ufficialmente i dazi nei confronti di Messico, Cina e Canada. Una guerra in cui perdono tutti e che in passato ha già dimostrato grossi limiti
E’ una guerra quella dei dazi innescata dal presidente Donald Trump che al momento non sembra fare bene a nessuno. Tutti i principali listini europei oggi, infatti, hanno aperto in ribasso con Francoforte che cede – mentre scriviamo – il 2%, Parigi l’1,99 e Londra 1,28%.
Milano, con un meno 1,45%, almeno non è maglia nera ma alcuni titoli perdono oltre il 5% come Stellantis e Pirelli. Male anche Stm, Mps e Mediobanca, bene invece Generali che reagisce all’ondata di vendite dopo l’entrata in partita di Unicredit.
A gettare ombre sull’Europa – nonostante i buoni auspici di Elon Musk che nel weekend ha incitato il Vecchio Continente “a tornare grande” con un tweet visualizzato oltre 60 milioni di volte – i dazi commerciali USA del 25% imposti sui beni importati da Messico e Canada e del 10% su Cina e che scatteranno proprio a partire da domani.
Il Canada ha già detto che risponderà a sua volta con dazi del 25% su beni del valore di 155 miliardi di dollari canadesi. Le reazioni allo studio di Messico e Cina, invece, sono ancora attese ma c’è da credere che non servirà attendere molto per conoscerle.
Come dicevamo è una guerra che non fa bene a nessuno, nemmeno agli USA dove i future su Wall Street perdono terreno. A picco anche le criptovalute che bruciano quasi 600 miliardi di dollari, con in testa il Bitcoin (-3% a 94mila dollari) dopo la corsa intrapresa dal dollaro nei confronti dell’euro.
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