La Libia pesa anche nella nostra bolletta
La Libia sta diventando un luogo strategico per l’Italia per l’approvvigionamento di gas ma è necessario che gli scontri nel Paese africano siano ridotti al minimo.
| Economia
La Libia pesa anche nella nostra bolletta
La Libia sta diventando un luogo strategico per l’Italia per l’approvvigionamento di gas ma è necessario che gli scontri nel Paese africano siano ridotti al minimo.
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La Libia pesa anche nella nostra bolletta
La Libia sta diventando un luogo strategico per l’Italia per l’approvvigionamento di gas ma è necessario che gli scontri nel Paese africano siano ridotti al minimo.
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La Libia sta diventando un luogo strategico per l’Italia per l’approvvigionamento di gas ma è necessario che gli scontri nel Paese africano siano ridotti al minimo.
Stabilizzare la Libia per ridurre i costi delle nostre bollette energetiche. Partiamo da una provocazione, ma non troppo visto che contiene elementi di realtà. Coi prezzi alle stelle e la ricerca d’indipendenza dal gas russo, la Libia diviene per l’Italia un luogo strategico per l’approvvigionamento del gas. Per funzionare questo approvvigionamento necessita che nel Paese africano gli scontri siano ridotti al minimo, evitando possibili danneggiamenti agli impianti del gas per azioni di guerriglia. Ecco quindi che per l’Italia la situazione libica è determinante per due ragioni: geopolitica, vista anche la vicinanza, ed energetica. Al momento lo scenario nel Paese è ancora parecchio ingarbugliato e un maggiore ruolo italiano ed europeo si fa necessario, nonostante la guerra in Ucraina che in queste ore assorbe tutti gli sforzi della politica e della diplomazia.
Per non dimenticarsi della Libia, un paio di notizie di poche ore fa. La National Oil Corporation (Noc), la compagnia petrolifera nazionale della Libia, ha accolto favorevolmente la ripresa delle attività della compagnia petrolifera britannica Bp, attività che dovrebbe contribuire allo sviluppo delle riserve di petrolio e gas e all’aumento degli attuali livelli di produzione. Sempre la Noc poi ha annunciato la riapertura delle valvole di pompaggio di Al Rayana, consentendo la ripresa della produzione nel giacimento petrolifero di Sharara, il più grande in Libia. Un promemoria necessario, visti i tempi che corrono, a ricordarsi di Tripoli.
di Massimiliano Lenzi
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Tag: politica
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