La vicenda di Mediobanca
La vicenda di Mediobanca è cominciata male e rischia di finire peggio. La possibilità di scalare una società quotata è prevista e regolata e la sua opportunità e convenienza è valutata dal mercato
La vicenda di Mediobanca
La vicenda di Mediobanca è cominciata male e rischia di finire peggio. La possibilità di scalare una società quotata è prevista e regolata e la sua opportunità e convenienza è valutata dal mercato
La vicenda di Mediobanca
La vicenda di Mediobanca è cominciata male e rischia di finire peggio. La possibilità di scalare una società quotata è prevista e regolata e la sua opportunità e convenienza è valutata dal mercato
La vicenda di Mediobanca è cominciata male e rischia di finire peggio. La possibilità di scalare una società quotata è prevista e regolata. La sua opportunità e convenienza è valutata dal mercato. Il resto sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Il punto delicato è il rispetto delle regole, la cui violazione non si rimedia con procedimenti penali.
Tutto è iniziato con la vendita, da parte dello Stato, di quote di minoranza del Monte dei Paschi di Siena
Tutto è iniziato con la vendita, da parte dello Stato, di quote di minoranza del Monte dei Paschi di Siena (banca che era stata nazionalizzata perché fallita e di cui lo Stato resta il maggiore azionista). Le quote furono acquistate dai gruppi Caltagirone e Luxottica, ma la procedura scelta dal governo non fu una gara aperta. Male.
La scalata a Mediobanca viene lanciata da Mps
La scalata a Mediobanca viene lanciata da Mps. Un soggetto controllato dallo Stato che ne scala uno privato e con il governo che fa il tifo non è una bella cosa. Alla scalata partecipano gli stessi gruppi che acquistarono le quote. Agiscono di concerto? Francamente è difficile pensare il contrario, ma è al contrario che le Autorità di garanzia credono. Tutte cose che qui abbiamo scritto mentre accadevano.
Due diverse inchieste penali partono ora dal presupposto che la vendita non fu regolare e neanche la scalata. I reati presupposti devono essere provati in giudizio e vale la presunzione d’innocenza. Nel caso in cui fossero provati vi sono penalità severe. Ma il tempo non tornerebbe comunque indietro e un’autopsia può aiutare a scoprire l’assassino, non a riportare in vita il morto.
di Sonia Falleri
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