Fino a poche settimane fa sembrava una “fissa” da pessimisti compulsivi, da lamentoni mai soddisfatti.
Ora, con un bel -20% stampato in luglio da alcune delle località turistiche più rinomate d’Italia, il settore del turismo comincia a pensare che – forse, forse – non erano così pazzi quei pazzi che avevano lanciato l’allarme sulle follie dei prezzi da Nord a Sud.
Adesso, i più grandi giornali d’Italia fanno a gara nel raccontare del clamoroso boom turistico dell’Albania: due sdraio e un ombrellone a 10 euro o meno, mentre dall’altra parte dell’Adriatico ci siamo dovuto pure beccare le pensose riflessioni sul ceto medio di uno dei tanti gestori di spiagge italiane in fuga dalle normative europee.
Bene, bravi, bis… forse l’accoppiata prezzi alle stelle-servizio alle stalle non è proprio il massimo per tener botta con una concorrenza sempre più diversificata e agguerrita.
Forse far pagare due euro per tagliare un toast (!!) è la strada migliore per perderli i turisti. Forse.
Probabilmente far pagare 150 euro un ombrellone con un metro quadro di spazio vitale non è la strada migliore per far tornare i turisti l’anno dopo. Forse.
Magari esporre senza vergogna e paura il cartello che avverte – dispiacendosi molto, per carità – dell’impossibilità di accettare pagamenti con il bancomat sotto i 15 euro (visto con i nostri increduli occhi) è una pratica tanto vergognosa quanto ridicola. Forse.
A mancare dal Gargano al Salento, dalla Sardegna persino alla Toscana, sono in particolare i turisti italiani, spaventati e anche imbufaliti da prezzi che non trovano alcuna ragion d’essere in servizi scadenti e non di rado fatiscenti. Così scelgono la Spagna, la Croazia e la già citata Albania, dove ti trattano persino bene e parlano pure italiano. Che strano, non l’avremmo mai immagnato…
Come già scritto in un precedente intervento, oggi i traghetti per la Sardegna registrano tagli delle tariffe anche del 40%, ma non si riempiono lo stesso… perché quando il turista l’hai deluso e spaventato non lo recuperi facilmente. Ma tu guarda. Ci stiamo facendo del male con le nostre mani, ma non mostriamo di aver capito. Al punto che ormai ci meravigliamo di incappare in un servizio curato o in genuina cortesia. Le consideriamo delle eventualità fortunate, non quello che dovrebbero essere: l’ABC del manuale internazionale del turismo. E in Albania se la godono…
di Fulvio Giuliani
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