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Milano cerca casa

Milano cerca casa

Il mercato immobiliare a Milano è più vivo che mai. Si vai dai 2.400 euro al mq e fino a 10mila per le zone prestigiose. Si è aperto un dibattito che di negativo ha forse ben poco.
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Il mercato immobiliare a Milano è più vivo che mai. Si vai dai 2.400 euro al mq e fino a 10mila per le zone prestigiose. Si è aperto un dibattito che di negativo ha forse ben poco.
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Il mercato immobiliare a Milano è più vivo che mai. Si vai dai 2.400 euro al mq e fino a 10mila per le zone prestigiose. Si è aperto un dibattito che di negativo ha forse ben poco.
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Il mercato immobiliare a Milano è più vivo che mai. Si vai dai 2.400 euro al mq e fino a 10mila per le zone prestigiose. Si è aperto un dibattito che di negativo ha forse ben poco.
Si va dai circa 2.400 euro al metro quadro della periferia ai 10mila delle zone più prestigiose. Continuano a correre i prezzi delle case a Milano, cifre che per appartamenti di medie dimensioni ormai toccano facilmente il mezzo milione di euro. Cifre che per stipendi medi, con i rincari degli ultimi mesi, sono quasi inarrivabili. Eppure Milano rimane la città in Italia dove per vendere una casa ci si mettono in media 52 giorni, ovvero quasi la metà di quanto ci si impiega nelle altre grandi città italiane. Questo vuol dire una cosa sola: che nonostante i rincari, si continua a comprare. E che non si prevedano inversioni di tendenza lo si vede anche dalla quantità di cantieri soprattutto nelle aree periferiche, quelle dove in realtà si è registrato il maggiore incremento di prezzi degli immobili. Perché sono aree che stanno per essere riqualificate e dove gli appartamenti di nuova costruzione vengono concepiti per rispondere a esigenze che nella pandemia sono nettamente mutate. Mentre prima abitare in una zona centrale veniva considerato il massimo, ora quello che chi compra cerca sono gli spazi esterni: giardini, balconi e terrazzi. Si assiste così all’apparente paradosso di appartamenti concepiti con affacci che rappresentano un terzo della superficie totale: per intenderci, si trovano case in costruzione con terrazzi di 35 metri quadrati mentre la casa è di 65 o 70 metri. In più, i condomini in costruzione prevedono quasi tutti nuovi servizi: palestre, spazi di coworking. Con costi fissi quindi prevedibilmente ben più alti. L’idea è evidentemente quella di creare location dove il bene principale da garantire è la qualità della vita. Magari a discapito della vicinanza ai luoghi della movida. Chi ha la fortuna di averla già una casa a Milano, vende con estrema facilità, per comprare il nuovo. Ma se è vero che i costi in costante crescita sono un problema per chi ha uno stipendio medio, il fatto che il mercato sia così vivo è sicuramente una buona notizia per la città. Significa che se ne prevede un ulteriore sviluppo, anche per le aree che fino a qualche anno fa erano considerate molto meno prestigiose. Anche perché sono quelle dove ancora sussistono spazi dove è possibile edificare e farlo tenendo conto di queste esigenze che il lockdown ha mutato. Senza considerare il lavoro da remoto, che ha reso lo spazio abitativo un luogo dove si trascorrono molte più ore. Insomma, questi due anni ci hanno cambiato e il mercato immobiliare non ne è che un riflesso. Non è detto che sia un fatto negativo.   di Annalisa Grandi

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