
A Milano lo stipendio è due volte e mezzo di più che altrove
A Milano lo stipendio medio di un dipendente è più alto che altrove. Ma non è tutto oro quel che luccica
| Economia
A Milano lo stipendio è due volte e mezzo di più che altrove
A Milano lo stipendio medio di un dipendente è più alto che altrove. Ma non è tutto oro quel che luccica
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A Milano lo stipendio è due volte e mezzo di più che altrove
A Milano lo stipendio medio di un dipendente è più alto che altrove. Ma non è tutto oro quel che luccica
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A Milano lo stipendio medio di un dipendente è più alto che altrove. Ma non è tutto oro quel che luccica
Sta facendo molto parlare nelle ultime ore la classifica delle città italiane dove si guadagna di più, stilata dal Centro Studi Tagliacarne in base a elaborazioni provinciali sulle voci che compongono il reddito disponibile a prezzi correnti. Al terzo posto c’è Bologna con 18.628 euro di reddito annuale, al secondo Bolzano con 18.942. E alla prima posizione? In testa svetta Milano con la bellezza di 30.464 euro guadagnati in media da un lavoratore dipendente in un anno. Una cifra molto alta che fa ancor più impressione se messa a paragone con quanto guadagnato nelle altre città d’Italia, rispetto alla media delle quali nel capoluogo lombardo la cifra è circa due volte e mezza in più.
Ma non è tutto oro quel che luccica. Pur tenendo presente che questa classifica non tiene conto di altre fonti di reddito oltre al lavoro, è chiaro che la cifra del capoluogo lombardo vada letta necessariamente tramite alcuni filtri logici. Per prima cosa il numero di grandi aziende – con classe dirigenziale annessa – che fa inevitabilmente alzare la media ben sopra quello che verosimilmente è il reale ammontare del guadagno annuo di un dipendente. Inoltre, è ben noto come Milano non solo sia tra le città più care d’Italia, chi ci vive lo sa bene quanto tutto costi di più, ma anche una delle città più care d’Europa, al pari di Parigi e Londra. E questo senza prendere in considerazione il costo di affitti e case. È pertanto logico che, seppure meno di quanto dovrebbe, uno stipendio medio debba esser parametrato ai costi della città.
di Federico Arduini
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