app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

È iniziato lo scontro delle blockchain fra Cina e Usa

Si vuole evitare che i giganti del sistema, per rafforzare la propria posizione dominante di mercato, possano ‘pescare’ dati che originariamente appartenevano a utenti cinesi

|

È iniziato lo scontro delle blockchain fra Cina e Usa

Si vuole evitare che i giganti del sistema, per rafforzare la propria posizione dominante di mercato, possano ‘pescare’ dati che originariamente appartenevano a utenti cinesi

|

È iniziato lo scontro delle blockchain fra Cina e Usa

Si vuole evitare che i giganti del sistema, per rafforzare la propria posizione dominante di mercato, possano ‘pescare’ dati che originariamente appartenevano a utenti cinesi

|
|

Si vuole evitare che i giganti del sistema, per rafforzare la propria posizione dominante di mercato, possano ‘pescare’ dati che originariamente appartenevano a utenti cinesi

La politica industriale cinese ha finito per includere la blockchain. Lo scorso 25 aprile, dopo l’approvazione del Politburo del Partito comunista cinese, ha potuto prendete avvio la piattaforma Bsn (Business system network) per sviluppare esclusivamente servizi basati sulla blockchain, il cui sviluppo peraltro era stato già inserito al decimo punto del Piano triennale economico nazionale del 2016. Il progetto tecnologico e finanziario è stato portato avanti sotto il coordinamento del Ministero dell’Industria e ha avuto il supporto di colossi privati (Alibaba e Tencent in primis). L’obiettivo è fornire l’infrastruttura pubblica per le piccole e medie aziende cinesi che vogliano impiegare la blockchain, ovviamente contenendo i costi di accesso alla tecnologia necessaria. La rete permetterà di sviluppare e anche di registrare dati e transazioni, smart contract, servizi finanziari, ma soprattutto consentirà di aggregare in maniera low cost una grande mole di dati. La rete è stata progettata per consentire alle piccole e medie aziende di crescere nel settore digitale, prevedendo un limite nello sviluppo della potenza di calcolo necessaria alla blockchain. Le aziende sviluppatrici di calcolo che vorranno superare quel limite dovranno chiedere specifici permessi. Inoltre sembrano escluse fin d’ora dall’accesso le aziende che vorranno impiegare monete virtuali legate a imprese dell’hi-tech (pensiamo a Lybra sviluppata da Facebook), mentre potranno essere impiegate criptovalute tradizionali come il bitcoin, anche se il loro impiego nel pagamento continuerà a essere limitato. Nello spiegare perché non si accettavano su Alibaba pagamenti in bitcoin, Jack Ma ha ricordato che «non è possibile pensare di usare la tecnologia blockchain per arricchirsi allo scuro della notte» (diciamo pure in segreto). Del resto la più antica delle criptovalute è stata già oggetto di analisi del Politburo del Pcc, che ha dato il via libera attraverso i competenti organi amministrativi alla Banca cinese del popolo di varare la versione digitale dello yuan. Ma l’obiettivo della rete è soprattutto quello di portare nuove risorse industriali in piattaforma Bsn, perché dal documento del progetto si capisce che strutturare una blockchain sulla piattaforma pubblica costerà al massimo 3 mila remimbi (meno di 400 euro) mentre finora in Cina per creare e utilizzare la blockchain in un’azienda si richiedeva l’investimento di centomila yuan (oltre 13mila euro).ù Quel che è certo è che Bsn sarà un’infrastruttura innovativa creata da operatori pubblici e privati cinesi non solo per far sviluppare sulla blockchain soltanto le realtà economiche cinesi, ma per creare anche un’alternativa alle blockchain occidentali e non consentire loro di andare a caccia di dati di utenti cinesi. L’obiettivo è quello di evitare che i giganti del sistema possano andare a ‘pescare’ dati che originariamente appartenevano a utenti cinesi per rafforzare la propria posizione dominante di mercato, sopprimendo magari proprio la concorrenza cinese. Anzi, la piattaforma cinese cercherà di invertire la rotta, magari pescando dati di feedback e di tendenze di acquisto in altri Paesi e portarli a disposizione degli operatori cinesi. È iniziato lo scontro delle blockchain fra Cina e Usa. di Agostino Curcio

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Legge di Bilancio, cosa potrebbe cambiare

20 Dicembre 2024
Oggi alla Camera si vota la fiducia, se passa sarà poi approvata al Senato dopo Natale. Ecco le …

Da Zanussi a Wallenberg, marchi storici dalla provincia alle multinazionali

16 Dicembre 2024
Chi c’era, quel 14 dicembre 1984, la ricorda come una giornata gelida, grigia. Ma la firma su qu…

Ruffini: “Lascio l’Agenzia delle Entrate”

13 Dicembre 2024
Ernesto Maria Ruffini, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, lascia il suo incarico. E spiega…

La Bce taglia i tassi al 3 %. Ridotte le stime di crescita. Lagarde: “Decisione presa all’unanimità”

12 Dicembre 2024
La Banca centrale europea (Bce), per la quarta volta da quando ha iniziato a tagliare i tassi lo…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI