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Sempre più costi: parla il presidente di Acqua Sant’Anna

Intervista al presidente e AD di Acqua Sant’Anna spa, Alberto Bertone: dai costi delle materie prime alla mancanza di lavoratori, tutti i problemi di un settore che sta pagando pesantemente la crisi del gas. Situazione che non ha bloccato Bertone dal riconoscere una “quindicesima” mensilità ai propri dipendenti.
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Sempre più costi: parla il presidente di Acqua Sant’Anna

Intervista al presidente e AD di Acqua Sant’Anna spa, Alberto Bertone: dai costi delle materie prime alla mancanza di lavoratori, tutti i problemi di un settore che sta pagando pesantemente la crisi del gas. Situazione che non ha bloccato Bertone dal riconoscere una “quindicesima” mensilità ai propri dipendenti.
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Sempre più costi: parla il presidente di Acqua Sant’Anna

Intervista al presidente e AD di Acqua Sant’Anna spa, Alberto Bertone: dai costi delle materie prime alla mancanza di lavoratori, tutti i problemi di un settore che sta pagando pesantemente la crisi del gas. Situazione che non ha bloccato Bertone dal riconoscere una “quindicesima” mensilità ai propri dipendenti.
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Intervista al presidente e AD di Acqua Sant’Anna spa, Alberto Bertone: dai costi delle materie prime alla mancanza di lavoratori, tutti i problemi di un settore che sta pagando pesantemente la crisi del gas. Situazione che non ha bloccato Bertone dal riconoscere una “quindicesima” mensilità ai propri dipendenti.
La carenza di materie prime per il caro energia, il prezzo delle bottiglie d’acqua destinato ancora al rialzo, l’ostacolo del reddito di cittadinanza nella ricerca di operai. Alberto Bertone è presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna spa, azienda di Vinadio (Valle di Stura, alpi piemontesi) leader del mercato delle acque minerali. Circa 20 milioni di bottiglie prodotte ogni giorno, è la punta di un mercato da 300 etichette che sta pagando pesantemente la crisi del gas. Il trend dell’incremento dei prezzi è in salita rispetto alle stime (+11%) di Coldiretti di qualche settimana fa, con rincari per imballaggi, bancali, contenitori di plastica, vetro, metallo, etichette, tappi. Per la plastica c’è stato un incremento del 70%. «Il prezzo delle bottigliette d’acqua dovrebbe salire da 44 a 80 centesimi. La crisi ucraina si riflette anche sul nostro segmento, che erroneamente non viene percepito come produttore di beni di prima necessità» ci spiega Bertone. «Il costo dei materiali, anche per il packaging, si è raddoppiato mentre quello della CO2 è aumentato di sette volte. C’è poi la questione sottovalutata della carenza di autotrasportatori, disponibili a fare solo rotte brevi per il caro benzina. Abbiamo la produzione ma non riusciamo a consegnare. Ci mancano pure figure professionali specializzate e operai, che rifiutano stipendi da 1.500-1.600 euro mensili preferendo continuare a incassare il reddito di cittadinanza e lavorare in nero nei campi. Mi trovo ad affrontare questa realtà ogni giorno. Il governo che verrà fuori a breve dovrà abolirlo per i giovani: non si possono pagare i 25enni per tenerli a casa». A fine luglio il presidente di Acqua Sant’Anna spa ha deciso di accreditare una “quindicesima” sul conto corrente dei 200 dipendenti. «Uno stipendio in più – spiega Bertone – per dare un aiuto concreto alle famiglie pensando a cosa sarebbe accaduto in autunno, con il boom dell’inflazione che avrebbe mandato in crisi i consumi e l’economia. Mi è costato 800mila euro: gli imprenditori stanno soffrendo ma non dobbiamo dimenticare la sofferenza di chi vede aumentare tutto intorno a sé, tranne il proprio stipendio». La sede di Vinadio è un manifesto per la produzione a basso impatto sull’ambiente, dalla movimentazione delle merci con robot a guida laser elettrici all’utilizzo di mezzi di trasporto che inquinano poco. Lo scorso anno Acqua Sant’Anna è stato il primo marchio al mondo a lanciare nel mass market una bottiglia di acqua minerale da 1,5 litri biodegradabile e compostabile, che in 80 giorni torna a far parte della natura. «Dobbiamo continuare a investire sulla sostenibilità nonostante la crisi. Serve metodo, chi si ferma in questo processo è destinato a chiudere».   Di Nicola Sellitti

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