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Salone del mobile

La bella frenesia del design

Da ieri, Milano vive la consueta eccitazione da Salone del Mobile. Noi saremo in Brera dalle 18 con il primo di due eventi

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La bella frenesia del design

Da ieri, Milano vive la consueta eccitazione da Salone del Mobile. Noi saremo in Brera dalle 18 con il primo di due eventi

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La bella frenesia del design

Da ieri, Milano vive la consueta eccitazione da Salone del Mobile. Noi saremo in Brera dalle 18 con il primo di due eventi

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Da ieri, Milano vive la consueta eccitazione da Salone del Mobile. Noi saremo in Brera dalle 18 con il primo di due eventi

Da ieri, Milano vive la consueta eccitazione del Salone del Mobile (al via oggi la 62’ edizione) e del Fuorisalone.it, che ha preso via 24 ore prima, felice intuizione che diffuse l’impatto del design e della stessa industria del mobile in tutta la città e non solo. Con il Fuorisalone, sono stati abbattuti i confini specializzati della Fiera e un meeting dedicato agli operatori del settore arredamento si è tramutato in un gigantesco happening collettivo. Per una settimana, a Milano si trova un po’ di tutto: intuizioni favolose, installazioni di pregio elevatissimo, paccottiglia, novità e ripetizioni, un mare di turisti, un bel po’ di glamour e tanto business che non fa mai male. Anzi. 

Sono giorni comunque esaltanti, per chi abbia delle moderne città un’idea di organismi vivi e ricettivi. La Ragione collaborerà a due eventi, oggi e giovedì 18, in collaborazione con Albatros, società specializzata in piccole piscine, vasche idromassaggio, wellness e tutto ciò che abbia a che fare con l’acqua declinata in termini di benessere. 

In Brera, una delle “capitali” storiche del Fuorisalone, oggi alle 18:00 parleremo del design applicato alle piscine e al wellness, in un parallelo con un’altra gloria italiana: il design delle automobili. Due ambiti, apparentemente distanti fra loro, uniti da un’ossessiva ricerca del bello funzionale e mai fine a se stesso. Scintilla che trasformò il design italiano in un moltiplicatore di intuizioni prima e ricchezza produttiva poi.

Nonostante tutto questo sia oggettivo, per molti – anche in ossequio a una certa narrazione “antimilanese” così in voga – quello che taluni vorrebbero far emergere alla fine ruota sempre sugli inevitabili disagi determinati da un afflusso oggettivamente eccezionale di persone nel breve volgere di pochi giorni. L’indiscutibile follia di certe tariffe alberghiere, gli Airbnb introvabili, la gente che si improvvisa affittacamere non di rado in barba a leggi i regolamenti. 

Ancora, i taxi introvabili (concedeteci almeno questo: il problema è a monte e non certo a valle del Fuorisalone) il caos, la folla. Magari anche il caldo ci infastidisce ed è colpa… del Salone del Mobile e del design. Un momento in cui – grazie al cielo! – una nostra città sa trasformarsi in ombelico del mondo, puntando sul bello e sulla genialità, si scatenano tutti i profeti del “si stava meglio quando si stava peggio”. Che noia i noiosi. C’è caos, vero, ma sempre viva quello creativo, mentre nelle ordinatissime città in cui non succede mai niente non si inventa anche mai nulla.

di Fulvio Giuliani

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