Tronchetti Provera: “All’Europa manca passione. Meloni la persona giusta per parlare con Trump. Sui dazi obbligatorio trattare, senza USA siamo ciechi”
Per Marco Tronchetti Provera sbagliato agire con i contro dazi, serve sedersi a un tavolo e trattare: “Io ex europeista convinto ma serve rimanere uniti. Oggi tanti leader che hanno costruito poltrone attorno a loro stessi. Degli USA non possiamo fare a meno”

Trattare, trattare e ancora trattare. Non ha dubbi Marco Tronchetti Provera su come si debba rispondere l’Europa ai colpi di testa di Donald Trump. “La prima risposta dei contro dazi è stata ottusa, violenta, così si rischia solo un muro contro muro e l’aumento diffuso dell’inflazione – commenta in maniera critica il manager a margine della presentazione del nuovo quotidiano economico-finanziario “Moneta” – La classe politica doveva farsi trovare pronta dato che Trump, in campagna elettorale, non aveva nascosto le proprie intenzioni. E’ un fatto che degli Stati Uniti non possiamo fare a meno”.
Verissimo, com’è vero che se l’Europa si siederà presto a un tavolo per definire i contorni dei nuovi scambi commerciali sull’asse atlantica è anche grazie alle risposte che l’Europa, nella persona di Ursula Von Der Leyen, ha saputo dare dimostrando un certo sangue freddo.
“Sono stato un europeista convinto ma ora non più – continua il vicepresidente del gruppo Pirelli – Ovviamente tutti ci auguriamo che da questo incontro una possibilità per l’Europa di rimanere unita e che la situazione normalizzi, anche se devo ammettere che non vedo passione in questa Europa ma solo persone che hanno costruito delle poltrone per se stesse”
Qualche riconoscimento a Giorgia Meloni però arriva da parte di Tronchetti Provera che vede nella nostra Presidente del Consiglio la leader politica con il consenso più stabile e dunque la più giusta per andare a parlare con Trump, “a differenza di Emanuel Macron che fa il militarista”.
L’Europa è una macchina ancora troppo lenta secondo il dirigente: “Se pensano di dare una mano alla nostra economia, ritrovandosi il prossimo giugno per discuterne, meglio che se ne stiano a casa con la propria famiglia” è la stoccata dell’imprenditore.
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