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Ambiente, evolversi per non correre il rischio di estinguersi

Ognuno di noi si assuma la responsabilità di salvare il pianeta ogni giorno. Non abbiamo altra scelta: evolversi per non correre il rischio di estinguerci.
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Ambiente, evolversi per non correre il rischio di estinguersi

Ognuno di noi si assuma la responsabilità di salvare il pianeta ogni giorno. Non abbiamo altra scelta: evolversi per non correre il rischio di estinguerci.
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Ambiente, evolversi per non correre il rischio di estinguersi

Ognuno di noi si assuma la responsabilità di salvare il pianeta ogni giorno. Non abbiamo altra scelta: evolversi per non correre il rischio di estinguerci.
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Ognuno di noi si assuma la responsabilità di salvare il pianeta ogni giorno. Non abbiamo altra scelta: evolversi per non correre il rischio di estinguerci.
Immaginiamo un animale rinchiuso in una scatola. È in trappola e sa che gli rimane poco tempo per fare qualcosa: cercare una via di fuga o razionare l’aria. Il primo approccio è di lotta per la vita mentre il secondo è di resistenza alla morte. Nessuno si immaginerebbe in questo scenario ma è molto simile a quello che viviamo ogni giorno in termini di crisi climatica. Per anni il genere umano ha resistito alla morte, alimentando un suo potente veicolo. Consapevoli dei danni per l’intero ecosistema terrestre, abbiamo continuato imperterriti generando guerre, povertà, immigrazione, estinzioni e deforestazioni nel nome del progresso. Generalmente però non siamo capaci di vedere un problema finché non bussa alla porta ed ecco intere città spazzate via dalle acque dei torrenti in Germania o in Belgio, la Siberia e l’Australia che bruciano, le potenti inondazioni a Zhengzhou in Cina e i -8 gradi in Brasile. Non esiste posto sicuro e le conseguenze dell’inquinamento si osservano anche in Italia, con le temperature da record e le grandi piogge. Non è nulla di nuovo se ricordiamo le immagini dei Tg che da anni ci tengono con la posata a mezz’aria, indignati da noi stessi. Certo, qualcosa è stato fatto e si sta facendo, ad esempio con la coraggiosa proposta europea di rendersi carbon free entro il 2050, ma non è abbastanza e serve l’impegno di istituzioni e cittadini. Quando si parla di crisi climatica ci si sente impotenti: tutti vogliamo salvare il pianeta ma ci sono interessi, poteri, abitudini e condizioni più forti di noi. Eppure non è così, l’uomo è estremamente versatile e sembra un controsenso non riuscire a salvare la Terra di fronte all’enorme progresso di cui siamo testimoni Ognuno di noi ha un potere politico e personale: cambiare è possibile, si deve provare ogni giorno, perché l’alternativa è razionare l’aria in una gabbia che abbiamo costruito da soli. Davanti alla crisi che minaccia la Terra, bisogna chiedersi: cosa posso fare oggi per il futuro del pianeta?   di Sofia Bettari

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