L’occasione che non si ripresenta
L’Italia è in uno stato di grazia politico ed economico. Insieme alla Germania può essere il traino per la ripartenza dell’Europa: sullo sfondo l’opportunità storica di dare una politica estera all’Unione.
L’occasione che non si ripresenta
L’Italia è in uno stato di grazia politico ed economico. Insieme alla Germania può essere il traino per la ripartenza dell’Europa: sullo sfondo l’opportunità storica di dare una politica estera all’Unione.
L’occasione che non si ripresenta
L’Italia è in uno stato di grazia politico ed economico. Insieme alla Germania può essere il traino per la ripartenza dell’Europa: sullo sfondo l’opportunità storica di dare una politica estera all’Unione.
L’Italia è in uno stato di grazia politico ed economico. Insieme alla Germania può essere il traino per la ripartenza dell’Europa: sullo sfondo l’opportunità storica di dare una politica estera all’Unione.
Ricominciare da tre. Con l’Italia al centro. Ci sono momenti nella storia di una nazione nei quali le circostanze, gli uomini al comando, le condizioni economiche creano le possibilità di uno stato di grazia. Ne capitano raramente, nel ciclo secolare delle nazioni.
Oggi sta capitando all’Italia. Il nostro Paese si trova infatti a essere il cuore del protagonismo politico in Europa, grazie al ruolo di Mario Draghi ma anche a una serie di condizioni esterne non irrilevanti come la crisi di leadership globale degli Usa dopo l’Afghanistan, il tramonto della Merkel in Germania, il G20 che presiederemo a fine ottobre a Roma.
Accanto a questo protagonismo politico, che ha visto Draghi fare asse con Macron, vi è poi il vitalismo di una sorprendente ripresa economica. Nei giorni scorsi i vertici delle Confindustrie italiana e tedesca si sono incontrati convergendo sul fatto che insieme possono essere il traino economico dell’Europa e della ripresa.
Germania e Italia sono i due primi Paesi manifatturieri europei e l’industria – in un periodo di uscita dalla pandemia – non è certo il problema ma anzi può essere la soluzione. Ecco quindi che il puzzle dello stato di grazia italiano si compie: protagonismo politico e motore economico. Da qui, se la nostra politica nazionale non si incarterà, può anche ripartire la sfida forse più difficile: dare finalmente una politica estera all’Unione europea. Sarebbe un risultato storico, dopo i tanti tentativi a vuoto o per finta del passato. Un risultato anche italiano.
di Massimiliano Lenzi
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