No-piazza, No-pass, No-scena
Con l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per gli over 50 ci si sarebbe aspettati una nuova ondata di proteste, e invece non è stato così. Siamo evidentemente in una fase differente.
No-piazza, No-pass, No-scena
Con l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per gli over 50 ci si sarebbe aspettati una nuova ondata di proteste, e invece non è stato così. Siamo evidentemente in una fase differente.
No-piazza, No-pass, No-scena
Con l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per gli over 50 ci si sarebbe aspettati una nuova ondata di proteste, e invece non è stato così. Siamo evidentemente in una fase differente.
Con l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per gli over 50 ci si sarebbe aspettati una nuova ondata di proteste, e invece non è stato così. Siamo evidentemente in una fase differente.
La tecnica di annunciare un presidio in un posto e poi ritrovarsi in un altro i no Green Pass la adottano da mesi, da quando erano entrati in vigore i divieti di trasformare sit-in in cortei. A Roma però, al di là del fatto che al Circo Massimo – appuntamento dichiarato solo come ‘specchietto per le allodole’ – non c’era nessuno se non le forze dell’ordine, sono stati davvero pochi a scendere in piazza. Eppure entra in vigore oggi l’obbligo vaccinale per gli over 50 e quindi ci si sarebbe aspettati una nuova ondata di proteste. Invece siamo evidentemente in un’altra fase: non è più il tempo di quelle manifestazioni che hanno paralizzato per mesi le città, forse non è proprio più il tempo di manifestare.
Certamente il dissenso è più ampio di quello che la piazza ha mostrato, ma evidentemente i cittadini diffidenti nei confronti dei vaccini hanno compreso come quel tipo di manifestazioni si sia ormai trasformato in un sicuro boomerang a livello mediatico. Colpisce comunque il fatto che le piazze affollate siano ormai sostituite da pochi gruppi di persone, segno inequivocabile che siamo entrati in una stagione differente. Anche per i media non c’è più quasi nulla da spettacolarizzare, volenti o nolenti. In questo, per il momento, l’Italia sembra davvero discostarsi da altri Paesi, dove invece sta prendendo piede la protesta dei Freedom Convoy, i camionisti no-vax che hanno per esempio paralizzato il Canada, costringendo il sindaco di Ottawa a proclamare addirittura lo stato di emergenza.
di Gaia Bottoni
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