Aiuti all’Ucraina, tensioni al governo. Salvini: “Niente soldi ai corrotti”. Crosetto: “Non giudico per due casi”
Nuove tensioni al governo sugli aiuti militari all’Ucraina dopo le dichiarazioni del leader della Lega e viceministro Matteo Salvini
Aiuti all’Ucraina, tensioni al governo. Salvini: “Niente soldi ai corrotti”. Crosetto: “Non giudico per due casi”
Nuove tensioni al governo sugli aiuti militari all’Ucraina dopo le dichiarazioni del leader della Lega e viceministro Matteo Salvini
Aiuti all’Ucraina, tensioni al governo. Salvini: “Niente soldi ai corrotti”. Crosetto: “Non giudico per due casi”
Nuove tensioni al governo sugli aiuti militari all’Ucraina dopo le dichiarazioni del leader della Lega e viceministro Matteo Salvini
Nuove tensioni al governo sugli aiuti all’Ucraina. Dopo le dimissioni dei due ministri ucraini accusati di corruzione, la Lega attacca e si smarca (a parole) dagli aiuti militari destinati a Kiev. Il ministro Salvini ha infatti dichiarato che “la via di soluzione è quella indicata dal Santo Padre, da Trump. Dialogo, mettere intorno a un tavolo Zelensky e Putin e far tacere le armi. Non penso che l’invio di altre armi risolverà, il problema mi sembra che quello che sta accadendo nelle ultime ore con le avanzate delle truppe russe, ci dica che è interesse di tutti, in primis dell’Ucraina, fermare la guerra. Non mi sembra che allungare questo percorso di morte aiuti nessuno”.
Nel frattempo il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato il via libera del dodicesimo pacchetto di armi, mentre il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha risposto così al leader della Lega: “Capisco le preoccupazioni di Matteo Salvini, ma io non giudico un Paese per due corrotti, così come gli americani e gli inglesi, che sono sbarcati in Sicilia, non hanno giudicato l’Italia per la presenza della mafia, ma sono venuti ad aiutare gli altri italiani, quelli onesti». E ancora: “È la stessa cosa che facciamo noi in Ucraina, cerchiamo di aiutare quei poveri civili che subiscono il 93% di attacchi da parte dei russi. E ci auguriamo che tutti i delinquenti ucraini vengano messi in galera assieme ai russi, possibilmente”.
“È spiacevole, ma soprattutto improprio, paragonare la corruzione di cui è accusato il cosiddetto “cerchio magico” di Zelensky alla mafia. Per rispetto degli italiani e non solo, è necessaria un’operazione trasparenza capace di mostrare chiaramente dove finiscono i nostri soldi”, ha dichiarato il capogruppo della Lega al parlamento europeo, Paolo Borchia, in risposta al ministro della Difesa.
Di Matilde Testa
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