Beppe Grillo, il profeta
Beppe Grillo, il profeta
Beppe Grillo, il profeta
Può una persona seria prendere in considerazione la “Chiesa dell’Altrove”? Non solo può, ma deve. E nel farlo rivolga un pensiero riconoscente all’Elevato, che ne è il profeta: Beppe Grillo. Perché al giro precedente – quello politico – molti di noi (e io fra questi) presero in considerazione la sostanza, traendone indignazione per quel miscuglio di qualunquismo e moralismo senza etica che ne promanava. Ma al giro mistico m’è comparsa la luce: la sostanza è un inganno in cui cadono gli allocchi, quel che conta è la forma. E Grillo impartisce una grande lezione.
Al giro politico ci si chiese come poteva tanta gente andare appresso a soluzioni che non risolvevano nulla, a proposte che scassavano tutto, a un personale composto da incapaci. Vedemmo affermarsi non una classe politica eterodiretta, come pure si era temuto, ma priva di direzione e senso. Il più sveglio e trasformista capì al volo le regole del potere senza idee e adottò tutte le idee che potessero tenerlo al potere. Quando decise di mettersi in proprio il suo peso elettorale risultò minore della cerchia dei parenti stretti. Guidarono due governi di segno opposto, intestandoli al medesimo presidente che non rispondeva a manco uno dei criteri posti a fondamento del credo politico, lasciandogli poi la gestione di quel che resta dello straordinario raccolto elettorale. L’Italia è il Paese in cui il ’68 è finito nei primi anni Ottanta, anche questa roba sarà digerita con la lentezza richiesta da una rapa mal cotta.
Ma la rivelazione arriva oggi. Vi lascio poche indicazioni profetiche, giusto per capirsi. E vi invito caldamente a non ridere, perché poi veniamo alla faccenda seria e alla lectio magistralis del Grillo. La chiesa è stata fondata «a mezzogiorno del solstizio d’inverno dell’anno 2022 dell’Era Volgare». E se lo dice lui, che è volgare, sa di che parla. Non è incompatibile con le altre chiese, pertanto potete continuare a credere in quello e in chi vi pare. Prevede un frammischione di minchionerie galattiche, mutuate da una crassa ignoranza quantica: «Il nostro universo potrebbe non essere l’unico, ma solo uno fra molti universi paralleli. Tutto questo ci porta a pensare che l’umanità sia davvero poca cosa rispetto alla Realtà delle ultime rappresentazioni di scienza. Dunque la Realtà religiosa deve per forza trovarsi Altrove». Una profondità che neanche un’ostinata stipsi può indurre. Facendo eco ai risultati del primo giro, la versione mistica recita: «Altrove tutte le domande “sbagliate” sono “giuste” e tutte le risposte “giuste” sono “sbagliate”». Sicché se vedete piangere il ritratto di Giovanni Giolitti sapete anche che l’Altrove potrebbe trovarsi a Montecitorio. Secondo la più classica scuola Mamma Ebe, senza neanche passare dal voto online a comandare è l’Elevato, che vi suggerisce: «Per guarire dalle malattie dell’Oggi occorre rimuovere il superfluo che ci intossica. Un Elevato fra gli architetti disse che “meno” è “più”. Ma “meno” è anche “cura”. Per vivere meglio, dunque, dobbiamo smettere di chiederci cosa vogliamo e iniziare a chiederci cosa non vogliamo». Mi fermo qui, prima che vi convertiate.
Il messaggio è benedetto, che traduco perché siete testoni: volete capirlo che potrei far credere qualsiasi cosa? Non a tutti, certo, ma posso creare tante comunità d’invasati con le quali dovrete poi fare i conti; avete mai visto – di notte, sui canali farlocchi – i predicatori americani ciarlatani che se avesse intrapreso la carriera Giucas Casella («Quando te lo dico io, quando te lo dico io!») lo avrebbero fatto papa? Voi guardate, io lo faccio; vi è sfuggito in che modo funziona il digitale: una volta che agguanti i polli con una fregnaccia poi gli appioppi le altre; e posso passare dalla politica alla fede perché voi siete fessi a ridete della sostanza, mentre dovreste terrorizzarvi per la forma. Capace di sformare svalvolati.
di Davide GiacaloneLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
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