Oggi si terrà il vertice del centrodestra. Silvio Berlusconi è ben preparato per la corsa al Colle, ma sua candidatura sembra essere più apprezzata fuori dei confini del bel paese che fra gli alleati Lega e Fratelli d’Italia.
Silvio Berlusconi non ricomincia da tre. D’accordo, oggi si terrà il vertice del centrodestra ma quel che il Cavaliere deve capire, oltre le chiacchiere, è quanti del suo schieramento in Italia lo appoggeranno per il Quirinale. Lo sosterrà compattamente la Lega di Matteo Salvini? E Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni? E la sua Forza Italia, ormai invaghita di Mario Draghi, sarà unita su di lui? Fare previsioni in Italia non è rischioso, è inutile. Di certo però quel che deve turbare il Cavaliere in queste ore è che fuori dai confini del Belpaese, in Europa e a livello internazionale, per lui fioccano applausi ma in Italia no.
Ieri a intervenire è stato nientemeno che Manfred Weber, presidente del Partito popolare europeo, uomo che in Ue conta assai. «Noi rispettiamo molto il governo italiano» ha detto Weber. «L’Italia è tornata perché i dati economici sono buoni. Draghi premier sta facendo un buon lavoro. Noi contiamo sul fatto che lui continui». Quanto alla corsa al Colle Weber ha sottolineato che «Silvio Berlusconi è ben preparato, con la sua conoscenza, la sua esperienza e con le sue idee per il futuro in direzione pro europea». Analisi: Berlusconi i rapporti internazionali e il sostegno oltre le Alpi li ha. L’inghippo è che al di qua delle Alpi – dove ci sono i parlamentari che eleggeranno il nuovo capo dello Stato – il Cavaliere non sa neppure se lo voteranno i suoi e gli alleati Lega e Fratelli d’Italia. Come si direbbe al Casinò: rien ne va plus. Signori, fate il vostro gioco. Senza barare però.
di Aldo Smilzo
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Tag: politica
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