Berlusconi-Marinella, la cravatta che fece la storia
Berlusconi-Marinella, la cravatta che fece la storia
Berlusconi-Marinella, la cravatta che fece la storia
Confezione di cravatte da sei. Cucita a mano per capi di stato, atleti olimpici, calciatori famosi. Amici speciali da ricevere nelle sue tenute, ad Arcore, a Roma o in Sardegna. Nel pacchetto regalo è stata sempre inserita la “cravatta Berlusconi”: blu con i pallini bianchi, “Vendutissima, sia in Italia che all’estero, mi disse che, vestendosi sempre allo stesso modo, quella cravatta era perfetta sia dopo una giornata di lavoro che a un appuntamento in pubblico”, racconta con un filo di voce Maurizio Marinella, il re napoletano delle cravatte, un brand giunto alla terza generazione. Aveva un rapporto privilegiato con Silvio Berlusconi. La cravatta griffata Marinella al collo del Cavaliere era un passepartout per la notorietà, in Europa e nel mondo. Come tanti amici e conoscenti del Cavaliere ed ex presidente del Consiglio, Marinella è provato dalla notizia del suo decesso: “Mi chiamava per cognome ma dandomi del tu, diceva che le cravatte doveva sceglierle con i due Marinella a lui cari, io e la sua storica segretaria”, racconta l’imprenditore partenopeo. “Berlusconi è stato il nostro testimonial più forte nel mondo, un uomo dalla potenza mediatica direi irripetibile. Durante il suo secondo anno al governo, nel secondo mandato elettorale, mi ha commissionato dei cofanetti di cravatte per tutti i capi di stato con cui aveva rapporti personali e politici. Grazie a lui siamo arrivati al collo delle persone più importanti del mondo. Durante uno dei suoi mandati a Palazzo Chigi mi ha fatto preparare anche dei regali per gli atleti che avevano partecipato ai Giochi olimpici”.
L’ultimo colloquio con Berlusconi è avvenuto circa cinque anni fa: “Abbiamo sempre avuto un rapporto caloroso e cordiale, è stato un comunicatore formidabile. In occasione del G7 a Napoli nel 1994 portò i capi di stato nella mia boutique nel cuore del quartiere Chiaia, è stato un fantastico comunicatore, capace di farti percepire entusiasmo e calore in qualsiasi cosa facesse. Eppoi, come tutti sanno, portava davvero Napoli nel cuore”.
Marinella è stato diverse volte nella villa di famiglia ad Arcore e così a Palazzo Grazioli, nella tenuta romana (sino a qualche anno fa) di Silvio Berlusconi: “Un anno mi convocò il 13 dicembre, mi chiese di confezionargli 2400 cravatte per Natale. Era impossibile, feci di tutto per accontentarlo, gliene preparai 600”. L’ultimo colloquio è avvenuto circa cinque anni fa: “Mi disse, Marinella, per risultare più giovane penso che seguirò il consiglio ricevuto: indossare una t-shirt sotto la giacca, si perde qualche anno”, racconta l’imprenditore napoletano, “Gli dissi che non avrei potuto seguire il suo consiglio..”.
di Nicola Sellitti
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Tag: Berlusconi, Evidenza
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