Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

C’è il rischio della tempesta da immobilità

|
Nelle ultime settimane una serie di coincidenze portano necessariamente verso una riflessione politica sui tre Paesi che dell’Ue sono l’anima: Italia, Germania e Francia.

C’è il rischio della tempesta da immobilità

Nelle ultime settimane una serie di coincidenze portano necessariamente verso una riflessione politica sui tre Paesi che dell’Ue sono l’anima: Italia, Germania e Francia.
|

C’è il rischio della tempesta da immobilità

Nelle ultime settimane una serie di coincidenze portano necessariamente verso una riflessione politica sui tre Paesi che dell’Ue sono l’anima: Italia, Germania e Francia.
|
Occhio alla penna. Una serie di coincidenze, in queste settimane, porta a una riflessione necessaria su tre Paesi europei che dell’Ue sono l’anima: Germania, Italia e Francia. In Germania, archiviata l’era di Angela Merkel, son saliti al governo socialdemocratici, liberali e verdi: un’eterodossia che mal si sposa, almeno a guardarla nei fatti, con la responsabilità di un potere e di un motore come quello tedesco. Incertezze sulla questione ambientale, la guerra ideologica al nucleare, una serie di timidezze verso la Russia in tempi di crisi e di rischio di guerra in Ucraina non rendono al momento ottimisti sulla politica teutonica. Se ci spostiamo da Berlino a Roma, ecco che non v’è dubbio che la partita politica in corso sul Quirinale abbia rallentato l’ascesa italiana e il protagonismo del nostro Paese. Al punto che non si è sentita, in questi giorni, una presa di posizione chiara sulla crisi in Ucraina: gli imprenditori italiani hanno incontrato Putin – seppur da remoto – e la politica zitta. Quanto alle elezioni in Libia, di cui siamo promotori assieme alla Francia, si son smarrite. Arriviamo quindi a Parigi. Per loro fortuna (e grazie a De Gaulle) i francesi, che voteranno in primavera per le presidenziali, hanno un sistema elettorale che funziona ma nonostante questo anche Macron nella sua azione politica internazionale, nonostante la presidenza francese del Consiglio Ue, è rallentato. Occhio. Evitare di perdere tempo a vanvera, vista la situazione, sarebbe per tutti e tre cosa buona e giusta.   de Il Duca Minimo

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Il 25 aprile, le dichiarazioni di Musumeci e la Storia

25 Aprile 2025
Un po’ tutti hanno detto la loro sulla “sobrietà” invocata a sproposito da un ministro della Rep…

25 aprile, Mattarella cita Papa Francesco. Meloni: “Onoriamo i valori democratici negati dal fascismo”. Cortei in tutta Italia, a Milano “in oltre 90mila”

25 Aprile 2025
“La democrazia trova forza e vigore se si fonda sul rispetto dell’altro, sul confronto e sulla l…

25 aprile, 80 anni della Liberazione. Mattarella all’Altare della Patria – IL VIDEO

25 Aprile 2025
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, depone una corona d’alloro durante la cerimon…

Secolarizzati, poca fede ma politica. La morte di Papa Francesco e i mezzi di informazione

25 Aprile 2025
Diciamoci la verità: da quando è arrivata la notizia della morte di Papa Francesco, ascoltare tv…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI