Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Chi decide tra Meloni e Salvini

Chi decide?

Bilancio più che positivo quello dell’Italia e della presidente del Consiglio Meloni al termine del G20. Mentre Salvini cavalcava l’onda delle inutili polemiche interne.
|

Chi decide?

Bilancio più che positivo quello dell’Italia e della presidente del Consiglio Meloni al termine del G20. Mentre Salvini cavalcava l’onda delle inutili polemiche interne.
|

Chi decide?

Bilancio più che positivo quello dell’Italia e della presidente del Consiglio Meloni al termine del G20. Mentre Salvini cavalcava l’onda delle inutili polemiche interne.
|
|
Bilancio più che positivo quello dell’Italia e della presidente del Consiglio Meloni al termine del G20. Mentre Salvini cavalcava l’onda delle inutili polemiche interne.
Il bilancio del vertice di Bali può essere considerato positivo, sia a livello globale – con la freddezza e leadership dimostrata innanzitutto dagli Stati Uniti e da Joe Biden nella gestione dell’improvvisa e terribile crisi potenziale determinata dei missili caduti in Polonia – sia dal punto di vista dell’Italia e dell’esordiente Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ha portato a casa, oltre a una presenza senza acuti, ma anche senza strappi o tensioni, una serie di incontri bilaterali fondamentali per una leader alla ‘prima’ sul proscenio internazionale. Oltre un’ora con il Capo della Casa Bianca e un importante impegno sul gas americano, un faccia a faccia positivo con il leader cinese Xi e una generale “curiosità“ nei suoi confronti di cui ha parlato lei stessa. Certo, non si è colta occasione per ricucire con il presidente francese Macron, ma forse era pretendere troppo dopo i rutilanti e inutili i giorni che ci siamo regalati con i nostri “pugni duri“. L’importante, del resto, è che diversi ministri stiano lavorando per ricucire, dopo la fondamentale telefonata del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mentre l’aereo della presidente del Consiglio ripartiva per l’Italia, però, i piccoli fatti identitari di casa nostra hanno ricominciato a prendersi la scena. Il ministro dell’Interno tuonava alla Camera contro le Organizzazioni Non Governative (difese dalla Germania), si accendeva un’inutilissima polemica sulla figlia di Giorgia Meloni a Bali – nella storia dei vertici internazionali abbiamo assistito a presenze e sprechi di ogni tipo e adesso dovremmo preoccuparci di una bimba, ridicolo – la stessa Giorgia Meloni rivendicava il fatto di essere l’unica donna capo di Stato e di governo a Bali (ma come il tema del genere non era indigesto a questa maggioranza?! Ora è utile a far bella figura con il mondo? Ne scriviamo su La Ragione), si è persino riacceso il tema su “genitore uno-genitore due“. Su quest’ultimo punto, il governo assicura che interverrà contro la sentenza che ha dato ragione a una coppia di due mamme che rifiuta l’indicazione obbligatoria di “padre“ e “madre“. Fateci caso, tutti temi – a parte la polemica surreale sulla figlia della presidente – terreno di caccia prediletto del leader della Lega Matteo Salvini. Tutti temi che non aiutano gli interessi nazionali, al più sono controproducenti. Distraggono, alzano cortine fumogene. Per farla molto breve e andare alla sostanza, di rientro dal G20 sarebbe bello capire di chi sia l’iniziativa politica di questo esecutivo. Tutto sommato, basterà aspettare poco e osservare molto, nella speranza che il governo sappia concentrarsi sui temi qualificanti. Tanto per cominciare – giusto come reminder – dobbiamo mettere a punto il lavoro per la tranche da 20 miliardi di euro del Next Generation EU. Si è provato a dare la colpa a ‘ritardi’ dell’esecutivo Draghi, respinti con durezza al mittente. Obiettivamente bazzecole, rispetto alla campagna d’autunno sui migranti…   di Fulvio Giuliani

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Il piano per il futuro c’è, ora la politica lo applichi

21 Febbraio 2025
Un piano delle cose da farsi, in Unione europea, c’è. Si è assai meno divisi di quel che si va r…

Draghi: “Presto rimarremo soli a garantire la sicurezza in Ucraina e in Europa. La risposta dell’Ue sia rapida, intensa e su vasta scala”

18 Febbraio 2025
“Se le recenti dichiarazioni delineano il nostro futuro, possiamo aspettarci di essere lasciati …

Parigi, una mossa che andava fatta

18 Febbraio 2025
Parigi val bene una mossa, che c’è stata. Non ci si deve attendere troppo dalle conclusioni, per…

L’abisso fra Mattarella e i megafoni

16 Febbraio 2025
Lo scomposto e volgare attacco piovuto dal Cremlino al Presidente della Repubblica Sergio Mattar…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI