Condono
Il fatto è il seguente: non c’è alcun condono e nessun documento con le linee guida di un provvedimento di sanatoria edilizia
Condono
Il fatto è il seguente: non c’è alcun condono e nessun documento con le linee guida di un provvedimento di sanatoria edilizia
Condono
Il fatto è il seguente: non c’è alcun condono e nessun documento con le linee guida di un provvedimento di sanatoria edilizia
Il fatto è il seguente: non c’è alcun condono e nessun documento con le linee guida di un provvedimento di sanatoria edilizia
Partiamo da un dato di fatto: non c’è alcun condono alle viste. Nel senso che non esiste alcun documento – anche interno alla sola maggioranza – con le linee guida di un provvedimento di sanatoria edilizia.
C’è una proposta pubblica del vice presidente del Consiglio Matteo Salvini e una quasi-smentita altrettanto pubblica della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha candidamente (e maliziosamente) sottolineato di non averne letto nulla.
Detto ciò, un condono in Italia è sempre percepito dietro l’angolo considerato il nostro ‘storico’. Non siamo fra coloro pronti a un approccio moralistico alla materia, anche perché faremmo fatica a individuare una forza politica che non abbia mai messo mano a una forma di agevolazione, rottamazione, differimento.
Matteo Salvini ha fatto riferimento a minime irregolarità: una finestra, una veranda, un muretto. Giusto distinguere ma anche ricordare che quasi sempre esiste un vicino, un condomino. Questo non per urlare allo scandalo ma per ricordare che di ‘minimi’ ce ne sono sempre più d’uno.
Di Fulvio Giuliani
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