app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Poca fiducia

Ieri il premier Draghi ha convocato un Consiglio dei Ministri-lampo per bacchettare i partiti, rei di aver dimenticato la natura di questo esecutivo e l’importanza della posta in gioco.
|

Poca fiducia

Ieri il premier Draghi ha convocato un Consiglio dei Ministri-lampo per bacchettare i partiti, rei di aver dimenticato la natura di questo esecutivo e l’importanza della posta in gioco.
|

Poca fiducia

Ieri il premier Draghi ha convocato un Consiglio dei Ministri-lampo per bacchettare i partiti, rei di aver dimenticato la natura di questo esecutivo e l’importanza della posta in gioco.
|
|
Ieri il premier Draghi ha convocato un Consiglio dei Ministri-lampo per bacchettare i partiti, rei di aver dimenticato la natura di questo esecutivo e l’importanza della posta in gioco.
10 minuti per bacchettare partiti evidentemente disconnessi dalla realtà. 10 minuti per ricordare a tutti che questo non è un normale governo di coalizione, ma un esecutivo d’emergenza e tale resta. 10 minuti per lanciare un avviso ai naviganti tanto secco quanto estremo. 10 minuti per ricordarci che razza di campagna elettorale ci aspetta, a meno di miracoli. Questo è l’insieme degli effetti seguiti alla convocazione del Consiglio dei Ministri-lampo, voluto dal presidente del Consiglio Mario Draghi per annunciare la fiducia sul provvedimento Concorrenza e provare forse un’ultima volta a far capire ai partiti le dimensioni della posta in gioco. I fondi del Pnrr, tanto per cominciare (e dovrebbe bastare a far tremare i polsi), ma in definitiva la stessa credibilità internazionale del nostro Paese, la capacità di restare agganciati a ciò che resterà della ripresa economica nel dopo guerra in Ucraina e a quel senso di rinascita che abbiamo provato nella seconda metà del 2021. Non pochi sono rimasti sorpresi dalla reazione del capo del governo all’ennesimo tira e molla (in questo caso sui balneari), non noi. In questi spazi, solo 48 ore fa avevamo richiamato la sconfortante pochezza del panorama politico e la ristrettezza soffocante degli orizzonti di partiti senza visione e con l’unico coraggio di litigare per un posticino al sole dei sondaggi. Chiudevamo la nostra riflessione domandandoci per quanto tempo ancora ci avrebbero protetto il solo carisma e la personalità di Mario Draghi. Adesso, la stessa domanda è stata drammaticamente posta dal presidente del Consiglio in persona.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Il gran giorno di Cecilia e Giorgia

09 Gennaio 2025
La liberazione di Cecilia Sala resta un indiscutibile successo personale della presidente del Co…

Francia, addio a Jean-Marie Le Pen

07 Gennaio 2025
È morto all’età di 96 anni Jean-Marie Le Pen – padre di Marine Le Pen – figura storica dell’estr…

Alessandra Todde, il moralismo del Movimento 5 Stelle e la teoria dello scontrino

07 Gennaio 2025
Alessandra Todde, il voto è più importante della rendicontazione. C’è un “però” grande quanto l’…

Spaziare, Meloni a Mar-a-Lago e Starlink di Musk

07 Gennaio 2025
La partita politica più rilevante, nei rapporti fra Italia e Stati Uniti, è ora quella relativa …

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI