Conte e Salvini, debolezze e accuse
| Politica
All’indomani delle amministrative, Conte e Salvini si affannano nell’attribuire al governo colpe che non appartengono a Draghi. Fumo negli occhi per nascondere le proprie debolezze.

Conte e Salvini, debolezze e accuse
All’indomani delle amministrative, Conte e Salvini si affannano nell’attribuire al governo colpe che non appartengono a Draghi. Fumo negli occhi per nascondere le proprie debolezze.
| Politica
Conte e Salvini, debolezze e accuse
All’indomani delle amministrative, Conte e Salvini si affannano nell’attribuire al governo colpe che non appartengono a Draghi. Fumo negli occhi per nascondere le proprie debolezze.
| Politica
AUTORE: Fulvio Giuliani
Negli ultimi giorni abbiamo analizzato l’esito del voto referendario e amministrativo, anticipando abbastanza agevolmente le convulsioni che avrebbero colpito i partiti sconfitti in modo più evidente domenica.
Prevedibile anche l’ansia di individuare nel governo il parafulmine di colpe e mancanze che certo non sono attribuibili a Mario Draghi (lo sa bene anche chi lo dice, spacciandosi per martire dell’esecutivo di unità nazionale), ma i toni meritano una veloce riflessione.
Giuseppe Conte, a capo di un Movimento che rischia semplicemente di sparire dal panorama politico, non ha trovato nulla di meglio che lanciare un acido messaggio a Palazzo Chigi, affermando che d’ora in avanti non se ne starà “zitto e buono“.
Come dire, abbiamo perso – anzi siamo stati spazzati via – perché il governo fa le sue scelte e noi le subiamo. E pazienza che non ci creda più nessuno, considerato che gli ultimi mesi dei Cinque Stelle sono riassumibili nella confusa e arruffata posizione sull’appoggio all’Ucraina e nel memorabile No al termovalorizzatore di Roma.
Quanto a Matteo Salvini, il leader della Lega ha dato i tre mesi a Draghi, indicando in settembre il mese-chiave. Della serie, alzo la voce, ma non troppo e vedo che succede.
Interessante, piuttosto, che il leader leghista in grave difficoltà abbia “chiamato” a sé i governatori Zaia e Fedriga, sostenendo che anche loro porrebbero sempre più domande sul senso della Lega nel governo. Un’ansia di condivisione non esattamente in linea con il personaggio e interessante per capire quanto Salvini voglia anticipare eventuali mosse contro di lui. Non più fantascienza come un tempo.
Di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Senza politica
08 Ottobre 2025
Senza politica. Se continua così, le urne politiche vedranno la presidente del Consiglio nella ves…

Il campo largo non c’è, ma il Pd di Schlein fa finta di nulla
08 Ottobre 2025
Il campo largo non c’è, ma il Pd di Schlein fa finta di nulla. Esiste un cartello elettorale ma fi…

Ilaria Salis salva per un voto: il Parlamento europeo approva l’immunità
07 Ottobre 2025
La plenaria di Strasburgo ha approvato a scrutinio segreto l’immunità a favore dell’eurodeputata A…

Democrazie fragili
07 Ottobre 2025
Le democrazie non sono deboli, sono fragili. La loro fragilità è preziosità e delicatezza, rientra…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.