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Referendum, doloroso fallimento… dei partiti

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Il fallimento dei referendum sulla giustizia, con l’affluenza più bassa di sempre, è una diretta responsabilità dei partiti. Uno degli spettacoli più stucchevoli della storia repubblicana.
Il fallimento dei referendum sulla giustizia

Referendum, doloroso fallimento… dei partiti

Il fallimento dei referendum sulla giustizia, con l’affluenza più bassa di sempre, è una diretta responsabilità dei partiti. Uno degli spettacoli più stucchevoli della storia repubblicana.
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Referendum, doloroso fallimento… dei partiti

Il fallimento dei referendum sulla giustizia, con l’affluenza più bassa di sempre, è una diretta responsabilità dei partiti. Uno degli spettacoli più stucchevoli della storia repubblicana.
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Il fragoroso fallimento del referendum, anzi dei referendum sulla giustizia, è una diretta responsabilità dei partiti. Per la Lega, è un rovescio che porterà inevitabilmente a un duro confronto interno sul leader Matteo Salvini, all’ennesimo passo falso di un rosario di errori ormai lungo anni. Sarebbe, però, sbagliatissimo concentrarsi solo sui dolori leghisti e ancor più fuorviante esultare da parte degli avversari. Perché il prevedibile tonfo di ieri (affluenza più bassa di sempre) incrina pesantemente lo stesso istituto del referendum abrogativo, ben oltre la responsabilità di un singolo partito e del grande sconfitto Salvini. Sottoporre ai cittadini quesiti come i cinque che sono stati – inutile girarci intorno – bellamente ignorati resta prima di ogni altra cosa un’abdicazione clamorosa e vagamente fellona ai propri doveri, al proprio scopo ultimo. I partiti sanno fare altro, oltre che scornarsi sui social e per i sondaggi? Di riforma della giustizia sentiamo parlare da quando andavamo all’elementari e tutto ciò che resta è una sequenza di fallimenti, liti tanto furibonde quanto inutili, accuse reciproche, polemiche ormai stantie e indifferenti all’opinione pubblica. Uno degli spettacoli più stucchevoli della storia repubblicana. Pensare di risolvere la questione aggredendone singoli aspetti tecnici, in gran parte incomprensibili alle persone, non poteva che risolversi in un disastro. Consumato sulla pelle di un istituto che ha fatto la storia del Paese e il cui spregiudicato abuso lo sta demolendo sotto i nostri occhi.   di Fulvio Giuliani  

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