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Persone in attesa funerali Berlusconi

Funerali Berlusconi, assenze e presenze ingombranti oscurate dal suo popolo

Una folla commossa ha dato oggi l’ultimo saluto a Silvio Berlusconi. Tra i presenti anche l’emiro del Qatar e il presidente ungherese Orban
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Le molteplici vite vissute da Silvio Berlusconi oggi erano tutte lì, dentro e fuori il Duomo di Milano, rappresentante in un sol colpo d’occhio dai tanti volti noti presenti al suo funerale. Impossibili elencarli tutti, tanto che si sono notate molto di più le grandi assenze come quella del leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte e di Romano Prodi, giustificato per via del lutto improvviso che lo ha colpito con la scomparsa dell’amata moglie Flavia Franzoni. Prodi sarebbe stato il quarto ex presidente del consiglio, oltre a Matteo Renzi, Mario Draghi e Mario Monti, a prendere parte alle esequie. C’erano tutti i massimi esponenti di Forza Italia, quelli dei primi tempi e quelli saliti alla ribalta più recentemente come Licia Ronzulli che si è lasciata andare in un lungo abbraccio con Gianni Letta, amico di una vita di Berlusconi. Presente anche tutto il mondo dell’informazione e dello sport e i dirigenti Mediaset. Per un paio di ore non ci sono state più divisioni, destra e sinistra, Rai Uno e Canale 5, Juventus e Milan ma solo un cordoglio unanime. 

Tanti i vip che con la loro presenza hanno voluto esprimere la loro gratitudine a Berlusconi, un uomo a cui devono tutto come Marco Columbro, Massimo Boldi, Jerry Scotti, Maria De Filippi, Federica Panicucci, Ilary Blasi e, naturalmente, la nuora Silvia Toffanin, moglie di Pier Silvio. 

Ha detto bene Alba Parietti: “Mancherà soprattutto a chi lo criticava”.  

A proposito di critiche, non sono passate inosservate le presenze dell’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani (fatto sedere proprio in prima fila a fianco del presidente Sergio Mattarella), e del presidente ungherese Viktor Orbàn.

Una nota a parte la merita Alberto Zangrillo, il suo medico personale, che  a fatica riusciva a trattenere le lacrime e che ancora non ha chiarito – semmai lo farà – cosa volesse dire con quel messaggio “Scusami di tutto presidente…io e te ci siamo capiti”

C’era poi il popolo di Berlusconi: i militanti di Forza Italia e i tifosi del Milan, che hanno omaggiato con lunghissimi applausi il loro eterno presidente già diverse ore prima che il feretro raggiungesse la Cattedrale. 

Una folla di giovanissimi e anziani, italiani e stranieri, che per le vie di Milano ha voluto salutare il passaggio del carro funebre con un cenno di mano, un fazzoletto, una sciarpa del Milan. Ognuno dei quali, pur non avendolo conosciuto di persona, ne rammenta un ricordo.

Chi lo ha conosciuto davvero invece rammenta la sua attenzione maniacale per i dettagli. Si dice che mentre veniva costruita Milano 2, Berlusconi arrivasse a controllare l’altezza dei fili d’erba. Nell’ultima visita fatta venerdì scorso al bistrot – durante la quale si è fatto ritrarre sorridente con un piccolo tifoso –  ha invitato il gestore a tenere sempre ben pulito e in ordine il monumento che si trova davanti al ristorante, simbolo del quartiere che costruì negli anni 70. 

Dettagli che sono stati curati fino all’ultimo: la bara in legno dell’ex premier sembra provenire da Caravaggio, in provincia di Bergamo, del tipo – si è detto – che utilizzava Jimmy Hendrix per le sue chitarre.

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