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Gasparri: “Emiliano e Decaro arrivati al capolinea” e incolpa i grillini per l’emergenza idrica in Sicilia

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Gasparri sul caso Decaro: “La Schlein ha poco da urlare, da Torino a Bari chiedano scusa agli italiani”, poi chiosa sull’emergenza idrica in Sicilia: “Colpa dei grillini e di Padre Zanotelli”

Gasparri: “Emiliano e Decaro arrivati al capolinea” e incolpa i grillini per l’emergenza idrica in Sicilia

Gasparri sul caso Decaro: “La Schlein ha poco da urlare, da Torino a Bari chiedano scusa agli italiani”, poi chiosa sull’emergenza idrica in Sicilia: “Colpa dei grillini e di Padre Zanotelli”

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Gasparri: “Emiliano e Decaro arrivati al capolinea” e incolpa i grillini per l’emergenza idrica in Sicilia

Gasparri sul caso Decaro: “La Schlein ha poco da urlare, da Torino a Bari chiedano scusa agli italiani”, poi chiosa sull’emergenza idrica in Sicilia: “Colpa dei grillini e di Padre Zanotelli”

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Il capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri, non crede ad una sola parola pronunciata dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in merito allo scandolo esploso a Bari sul caso Decaro: “Emiliano è arrivato al punto di far dimettere una persona che aveva nominato un’ora prima che fosse arrestata. Una coincidenza, un caso dice lui. Io non ci credo. Probabilmente sapeva qualcosa”, queste le sue dichiarazioni a margine degli Stati Generali dell’Economia organizzati dal partito a Milano. Poi aggiunge, “c’è una questione morale che da Torino a Bari investe il PD e quindi Schlein ha poco da urlare, chiedano scusa agli italiani, e in Puglia, Emiliano e Decaro forse devono valutare un’uscita di scena dignitosa”.

Durante la giornata dedicata agli Stati Generali dell’Economia, grande importanza è stata data all’agricoltura, settore che in queste ore in Sicilia sta vivendo un’emergenza idrica che ha messo in ginocchio tantissimi produttori agricoli. 142 i comuni colpiti su 391 a causa della siccità e siamo solo in primavera, l’acqua per irrigare i campi non arriva mentre le bollette aumentano.

Una crisi idrica provocata non solo dall’aumento delle temperature ma anche da decenni di cattiva gestione che per Gasparri sono sì una problematica ricorrente, ma soprattutto, sono stati generati dal settore pubblico: “Noi dobbiamo cominciare a capire che l’acqua oggi è diventata più preziosa de petrolio. La prima cosa da fare, in generale, sarebbe evitare la dispersione del 50% dell’acqua che si perde tramite le condutture. Fermo restando la proprietà pubblica dell’acqua – spiega il ministro – la presenza dei privati migliorerebbe la gestione perché eviterebbe la dispersione di risorse idriche. Questo è il vero problema che caratterizzerà il nostro presente e il nostro futuro”. Sulle soluzioni politiche attuate in questi anni per risolvere il problema, Gasparri punta il dito contro i grillini e chiosa: “L’acqua non c’è per colpa dei grillini, di Padre Zanotelli e di quelli che, mentendo, fecero un referendum contro l’ingresso dei privati nella gestione, che non vuol dire nella proprietà dell’acqua. Quindi – ripete con fermezza – stiamo così per colpa di Grillo e di Padre Alex Zanotelli”.

Di Claudia Burgio

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