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I servizi segreti denunciano il procuratore Lo Voi per il “caso Caputi”: “Ha svelato notizie riservate”

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I servizi segreti contro Francesco lo Voi, il procuratore di Roma, per il “caso Caputi”. Gaetano Caputi – lo ricordiamo – è il capo di gabinetto della premier Giorgia Meloni

Lo Voi

I servizi segreti denunciano il procuratore Lo Voi per il “caso Caputi”: “Ha svelato notizie riservate”

I servizi segreti contro Francesco lo Voi, il procuratore di Roma, per il “caso Caputi”. Gaetano Caputi – lo ricordiamo – è il capo di gabinetto della premier Giorgia Meloni

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I servizi segreti denunciano il procuratore Lo Voi per il “caso Caputi”: “Ha svelato notizie riservate”

I servizi segreti contro Francesco lo Voi, il procuratore di Roma, per il “caso Caputi”. Gaetano Caputi – lo ricordiamo – è il capo di gabinetto della premier Giorgia Meloni

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I servizi segreti contro Francesco lo Voi, il procuratore di Roma, per il “caso Caputi”. Gaetano Caputi – lo ricordiamo – è il capo di gabinetto della premier Giorgia Meloni e lo scorso anno ha presentato una denuncia alla procura della Capitale per alcuni articoli sui suoi affari pubblicati sul quotidiano Il Domani. Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis, il dipartimento che coordina le agenzie di intelligence) ha presentato un esposto alla procura di Perugia per la violazione dell’articolo 42 comma 8 della legge 124 del 2007.

L’indagine è cominciata dopo la presentazione della denuncia presentata da Caputi e si è poi chiusa con l’avviso ai giornalisti indagati. Tra gli atti depositati ci sono le informative riservate redatte dall’Aisi, l’agenzia per la sicurezza interna, che davano conto degli accessi sul conto di Caputi. 

La procura, dopo la denuncia di Caputi, ha effettuato diverse verifiche e ha accertato che nei confronti del capo di Gabinetto erano stati effettuati 3 accessi alla banca dati di Punto Fisco da parte di agenti dell’Aisi. Il procuratore Francesco Lo Voi ha scritto al Dis per chiedere la ragione degli accessi. La risposta è arrivata poi sotto forma di un documento con la qualifica ‘riservato’; tale documento è stato firmato da Bruno Valensise, direttore dell’Aisi. Tale documento è stato poi accluso, dal procuratore, nell’incartamento consegnato ai legali dei giornalisti de Il Domani indagati. Poi, l’informativa è stata pubblicata sul quotidiano.

Secondo il Dis si tratta di violazione di un articolo della legge di riforma dei servizi dove è previsto che “qualora l’autorità giudiziaria ordini l’esibizione di documenti classificati per i quali non sia opposto il segreto di Stato, gli atti sono consegnati all’autorità giudiziaria richiedente, che ne cura la conservazione con modalità che ne tutelino la riservatezza, garantendo il diritto delle parti nel procedimento a prenderne visione senza estrarne copia”.

di Mario Catania

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