Il giorno più bello
| Politica
È arrivato il momento delle decisioni. È arrivato il giorno che mette in ordine le cose, comunque vada. Il giorno delle elezioni è sempre un giorno di festa o almeno dovrebbe esserlo. In qualsiasi angolo della terra

Il giorno più bello
È arrivato il momento delle decisioni. È arrivato il giorno che mette in ordine le cose, comunque vada. Il giorno delle elezioni è sempre un giorno di festa o almeno dovrebbe esserlo. In qualsiasi angolo della terra
| Politica
Il giorno più bello
È arrivato il momento delle decisioni. È arrivato il giorno che mette in ordine le cose, comunque vada. Il giorno delle elezioni è sempre un giorno di festa o almeno dovrebbe esserlo. In qualsiasi angolo della terra
| Politica
AUTORE: Fulvio Giuliani
Al disordine, semmai, possiamo pensare poi noi – intesi come classe politica e dirigente, società e comunità – stravolgendo, non rispettando, facendo finta di non capire. Dimenticando in toto le promesse e le roboanti parole della campagna elettorale.
Entro certi limiti è fisiologico, oltre è patologico. Come capitato nell’ultima legislatura, tanto per capirci.
Il giorno delle elezioni è sempre un giorno di festa o almeno dovrebbe esserlo. In qualsiasi angolo della terra.
È il giorno in cui ricordare chi ha dato se stesso, la propria vita, la propria anima perché ciascuno di noi possa sentirsi cittadino e non suddito o semplice pedina di un gioco molto più grande. I cinici e i luogocomunisti vi diranno che è così anche da noi, dimenticando che a decidere non sono umori e sondaggi, ma solo quello che vuole l’elettore. Anche all’ultimo istante, spesso da solo, in un momento di silenzio.
La legittimità democratica è tutto, ma solo la responsabilità individuale e politica la rendono realmente capace di disegnare il futuro di un Paese e di ciascuno di noi. Non basta votare, non si inserisce la scheda nell’urna e via. La democrazia non è ‘metti una crocetta e dimenticala’, la democrazia è partecipazione, controllo, equilibrio dei poteri, consapevolezza. Una democrazia grande e matura non pone in discussione i propri principi e il proprio ruolo nel mondo ogni volta che si va a votare. Non pretende di reinventarne se stessa e la realtà ogni volta che apre le urne. Questo è qualunquismo, facile propaganda per allocchi.
Oggi decidiamo chi avrà l’onere e l’onore di governare l’Italia, non dove sia il Bene o il Male e tanto meno chi siano i buoni e i cattivi. Il voto – nell’era della maturità democratica di un Paese – non è mai l’Armageddon.
È la festa della democrazia, è il giorno in cui si onora chi ci ha permesso di essere qui.
Di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Fra gaffe e umorismo, Trump ringrazia i leader presenti al vertice di Washington – IL VIDEO
19 Agosto 2025
È “Trump show” anche quando il presidente statunitense Donald Trump ringrazia i leader presenti al…

Verso faccia a faccia Putin-Zelensky, gli europei placano Trump
19 Agosto 2025
Il vertice di Washington fra Trump (che vorrebbe un faccia a faccia Putin-Zelensky) e il president…

Il giorno di Zelensky e dell’Europa da Trump
18 Agosto 2025
La diplomazia, nelle ultime 36 ore, il suo lavoro l’ha fatto. Lo dimostra il fatto che Zelensky sa…

Senza realtà. Il trionfo delle fake news
14 Agosto 2025
Senza realtà. Il trionfo delle fake news: dal numero di turisti nelle spiagge fino al Ponte sullo…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.