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Il Parlamento Europeo approva il piano di riarmo dell’Unione. E l’Italia si spacca

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L’Eurocamera ha approvato con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astenuti il piano di difesa e riarmo dell’Unione Europea. La decisione consentirà alla Commissione di muoversi per una rapida revisione della Difesa comune e di lavorare al piano di riarmo proposto da Ursula von der Leyen

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Il Parlamento Europeo approva il piano di riarmo dell’Unione. E l’Italia si spacca

L’Eurocamera ha approvato con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astenuti il piano di difesa e riarmo dell’Unione Europea. La decisione consentirà alla Commissione di muoversi per una rapida revisione della Difesa comune e di lavorare al piano di riarmo proposto da Ursula von der Leyen

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Il Parlamento Europeo approva il piano di riarmo dell’Unione. E l’Italia si spacca

L’Eurocamera ha approvato con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astenuti il piano di difesa e riarmo dell’Unione Europea. La decisione consentirà alla Commissione di muoversi per una rapida revisione della Difesa comune e di lavorare al piano di riarmo proposto da Ursula von der Leyen

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L’Eurocamera ha approvato con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astenuti l’avvio del piano di difesa e riarmo dell’Unione Europea. La decisione di oggi consentirà alla Commissione di muoversi per una rapida revisione della Difesa comune e di lavorare al piano di riarmo. Proposto da Ursula von der Leyen lo scorso 4 marzo.

Con l’approvazione parlamentare, dunque, la palla torna alla Commissione e al Consiglio. Nelle prossime settimane i vertici dell’Unione dovranno mettere in campo proposte pratiche (e praticabili) che andranno messe in atto in tempi molto rapidi. L’Europa, si legge nella risoluzione approvata oggi, «deve rispondere alle minacce esterne come se fosse in guerra». E deve cogliere al volo l’occasione presentata dal piano ReArm Europe per ricostituire la propria forza di deterrenza e sicurezza.

Già la prossima settimana dovrebbe essere pubblicato e sottoposto all’analisi di esperti e politici il Libro Bianco della Difesa europea. Si tratta di un maxi documento in cui il Commissario competente, Andrius Kubilius, ha raccolto tutte le principali necessità industriali, strategiche e pratiche a cui l’Unione deve rispondere in tempi rapidi. Al centro ci saranno, secondo le anticipazioni, maggiore interoperabilità dei sistemi, investimenti in IA e dominio spaziale, logistica unificata, droni e difesa aerea.

Dell’unità delle forze, l’ipotetico “esercito europeo”, si parlerà già oggi pomeriggio a Parigi. Dove sono riuniti i ministri della Difesa di Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia e Polonia. E sul tavolo ci sarà anche il sostegno all’Ucraina. Intanto Ursula von der Leyen ha annunciato che il piano di riarmo prevederà clausole che spingano i Paesi a spendere in Europa. Senza rivolgersi a fornitori esterni, minando alla base ogni tentativo di rilancio di un’industria comune. Von der Leyen ha anche ventilato l’idea di dividere le responsabilità produttive tra i Paesi, o gruppi di essi. Questo renderebbe più razionali le catene di approvvigionamento, garantendo ricadute positive su tutte le economie del continente.

L’Italia si spacca sul tema del riarmo

Diviso sul voto il governo italiano: i partiti della maggioranza si sono spaccati. Voto contrario da parte della Lega. A favore invece il voto di Fratelli d’Italia e Forza Italia.

Spaccatura all’interno del Pd. 11 eurodeputati si sono astenuti. 10 hanno invece votato a favore (comprese Gualmini e Moretti, che si sono autosospese dal Pd).

No” da parte del Movimento 5 Stelle e della delegazione di Alleanza verdi sinistra.

Di Umberto Cascone

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