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La concordia, Berlusconi e il Quirinale

Il centrodestra potrebbe rivelare sorprese nel suo schieramento pro o contro l’avanzata di Silvio Berlusconi al Colle. Il Pd invece si nasconde dietro la parola “concordia”.

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La concordia, Berlusconi e il Quirinale

Il centrodestra potrebbe rivelare sorprese nel suo schieramento pro o contro l’avanzata di Silvio Berlusconi al Colle. Il Pd invece si nasconde dietro la parola “concordia”.

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La concordia, Berlusconi e il Quirinale

Il centrodestra potrebbe rivelare sorprese nel suo schieramento pro o contro l’avanzata di Silvio Berlusconi al Colle. Il Pd invece si nasconde dietro la parola “concordia”.

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Il centrodestra potrebbe rivelare sorprese nel suo schieramento pro o contro l’avanzata di Silvio Berlusconi al Colle. Il Pd invece si nasconde dietro la parola “concordia”.

Il Partito democratico si è innamorato d’una parola: concordia. La usa spesso per descrivere latteggiamento politico che servirebbe nel voto per il presidente della Repubblica. Visto com’è finita la nave che portava il nome di Concordia, naufragata all’isola del Giglio, eviteremmo compiacenze facili nel pronunciarla.

Ieri, al vertice del centrodestra a Villa Grande, c’erano tutti i leader delle formazioni politiche che lo compongono (ma ancora esiste?), compresi i partitini. E cera pure Letta Gianni, lo zio. Andrea Marcucci, senatore del Pd – un passato da renziano di ferro – su Gianni Letta ha sottolineato di recente: «Ha trovato le parole giuste, bisogna fare di tutto per arrivare al 24 gennaio in un clima di concordia istituzionale». E quindi? Cosa vuol dire il Pd, che voterebbe Gianni Letta al Quirinale ma Silvio Berlusconi mai? Se questa è l’opzione – Letta Gianni vs Berlusconi Silvio – beh, vuol dire che il Pd non ha capito nulla.

Il nodo politico è piuttosto capire se il centrodestra sarà compatto su Silvio Berlusconi, soprattutto dalla quarta votazione in avanti. Lo sarà? Ieri il centrodestra ha vergato un comunicato congiunto e Matteo Salvini ha detto di sì, «fino alla fine». Ma – come sempre in politica – conteranno i fatti, da guardare con freddezza.

Oltre al naufragio del Giglio infatti, le isole ci ricordano pure tradimenti tra amici, come la vicenda del Conte e dell’isola di Montecristo. Perciò il Cavaliere non si fidi che dei voti.

Quelli veri. Da contare uno a uno.

  di Massimiliano Lenzi

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